(Adnkronos) – “Mi sento molto rappresentato da questo album e sento che esce nel momento giusto. È un album che sa di umanità, di incontri, di scambi, di viaggi”. Diodato parla di “Così speciale”, il suo nuovo album di inediti in uscita il 24 marzo per Carosello Records. Un album dalla forte identità sonora, nato per essere interamente suonato da “musicisti in carne e ossa”, che riesce a passare dall’intimità di un piano e di una voce ad arrangiamenti corposi e potenti. Diodato lo ha scritto, arrangiato e ne ha curato la direzione artistica mentre alla produzione e al mixaggio ha lavorato Tommaso Colliva, produttore discografico di fama internazionale e vincitore di un Grammy Award nel 2015, e alla masterizzazione da Giovanni Versari.
Le sessioni di registrazione che hanno portato alla sua nascita, che hanno compreso anche sezioni orchestrali, sono state realizzate spesso in presa diretta, senza ulteriori sovraincisioni, soprattutto per quanto riguarda i brani in cui emerge più il sound da band. L’album si compone di dieci tracce che rappresentano dieci attimi di vita, “sguardi sul mondo e tuffi negli abissi interiori per provare a riemergere con dieci fiori che profumano di vita”. Il disco si apre con “Ci vorrebbe un miracolo”, in cui Diodato fornisce un’istantanea dei tempi strani in cui viviamo, in cui ognuno sente di dover dire la sua e dove spesso l’arroganza impera. La tracklist prosegue con la title track “Così speciale”, una dichiarazione sull’importanza dell’abilità di sapere discernere gli attimi di vita che sono doni preziosi che potremmo definire speciali. Dalla salvifica consapevolezza del brano che dà il titolo all’album si passa poi al processo che ci porta in maniera naturale a legarci indissolubilmente a una persona che diventa il fulcro della nostra esistenza, minuziosamente descritto dal brano “Ormai non c’eri che tu”. L’album continua con “Che casino”, in cui una musica che esplode accompagna le riflessioni di Diodato, che racconta la matassa esistenziale di una mente che cerca di evadere alla ricerca di stimoli sempre nuovi. “Occhiali da sole” raccoglie le aspettative di una vita, le nostre e quelle delle persone che ci amano e osservano (“questa è come una mia fotografia oggi”).
“Buco nero” è il tuffo per eccellenza negli abissi interiori dell’uomo, è la spinta più profonda verso ciò che è più pericoloso, che al tempo stesso attrae. La tracklist prosegue con “Ci dobbiamo incontrare”, è quasi un segreto custodito gelosamente e una consapevolezza condivisa solo da chi è parte integrante di una storia, a scapito di chi crede di saperne di più. “Se mi vuoi” è un’immersione nella mutevole materia del desiderio, un tentativo riuscito di tracciarne i chiaroscuri, di delineare i sussulti di una fiamma che brucia.
Con “Lasciati andare” Diodato passa al vaglio le ragioni della testa e del cuore per comporre uno scanzonato dialogo in cui, in un sovvertimento dei ruoli canonici, la testa invita il cuore ad abbandonarsi ai piaceri dell’amore, nonostante le bastonate precedenti. Il viaggio musicale di Diodato si conclude con una bandiera bianca, “Vieni a ridere di me”, in cui canta un’anima che rimbalzando tra serie tv, cibo e stralci di quotidianità si rende conto di voler condividere tutto con l’unica persona che inizialmente desiderava dimenticare.
Per vestire la copertina del suo quarto album di inediti Diodato si è affidato nuovamente a Paolo De Francesco, con cui aveva già collaborato per il precedente album “Che vita meravigliosa”, che ha realizzato un artwork liberamente ispirato a “Flowers” dell’artista giapponese Tetsumi Kudo, che Diodato aveva visto in occasione della Biennale d’arte di Venezia dello scorso anno.
“Quei fiori erano così potenti, così evocativi, che sembravano racchiudere la proiezione dei desideri, delle paure, delle metamorfosi dell’animo umano. Erano ciò che cercavo da tempo per esprimere visivamente ciò che stavo registrando in quei mesi. Ho fotografato allora alcuni dettagli dell’opera e li ho mostrati a Paolo De Francesco pensando potessero essere quegli scatti stessi la cover del nuovo album. Lui mi ha chiesto del tempo per provare a ragionarci e qualche settimana dopo mi ha inviato quella che è diventata la cover. Pensavo avesse semplicemente rielaborato un mio scatto graficamente e invece ho poi scoperto che aveva creato due fiori di carta crespa, colorandoli con acquerelli liquidi e fotografandoli. Tutto l’artwork è composto da fotografie di dettagli della sua creazione”, racconta Diodato a proposito della nascita dell’artwork del disco.
Come ormai da tradizione, “Così speciale” (Carosello Records) è stato anticipato dall’uscita dell’omonimo brano, una ballad, un pianoforte che vibra in una stanza e una voce che vibra con esso, con la sola esigenza di raccontare. Autenticità, emotività, cura e passione sono gli aspetti che la canzone ha svelato dell’omonimo album, che sarà disponibile in formato Cd, vinile, vinile autografato in esclusiva su Amazon e in una speciale box deluxe in tiratura limitata e numerata contenente Cd con artwork bianco, vinile con artwork bianco e differente grafica, 2 fogli di sticker che richiamano i fiori della cover in diverse dimensioni e due stampe in alta qualità, una delle quali realizzata dal fotografo Alessio Albi.
L’album “Così speciale” arriva dopo lo straordinario successo del disco “Che vita meravigliosa” (certificato platino), uno dei progetti discografici più seguiti degli ultimi anni e tra i più premiati della storia della musica italiana, anticipato da “Fai Rumore” (Carosello Records), brano certificato triplo disco di platino con cui Diodato ha trionfato nel 2020 al 70esimo Festival di Sanremo e con cui si è esibito nel 2022 all’Eurovision Song Contest di Torino, regalando a tutto il mondo una performance iconica e indimenticabile. Fanno parte del disco “Che vita meravigliosa” anche l’omonimo brano – disco d’oro – parte della colonna sonora de “La Dea Fortuna” di Ferzan Özpetek, che gli è valso per la miglior canzone originale il premio David di Donatello, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro, e il grande successo “Fino a farci scomparire” (certificato disco d’oro).
Con questo album Diodato mette in atto ancora una volta il perfetto connubio tra il suo stile di scrittura introspettivo, solido e intenso, capace di raccontare la verità di ognuno di noi, e la ricerca di un sound dinamico e mai prevedibile, ormai cifra stilistica del cantautore.
Diodato mantiene la promessa di prediligere l’incontro e lo scambio con il suo pubblico e da aprile sarà protagonista di un instore tour che lo porterà a Milano, Roma, Torino, Bari, Taranto e Palermo: il 24 marzo sarà a Milano (ore 18:30 – laFeltrinelli P.zza Duomo); il 25 marzo a Roma (ore 18:00 – laFeltrinelli Appia); il 27 marzo a Torino (ore 18:00 – laFeltrinelli Off Topic); il 28 marzo a Bari (ore 18:00 @ laFeltrinelli via Melo), il 29 marzo a Taranto (ore 20.00 – Mondadori presso Spazioporto) e il 30 marzo a Palermo (ore 18:00 @ laFeltrinelli via Cavour).
Dopo essere rientrato dal tour oltre confine in autunno 2021 che lo ha portato in Europa e negli Stati Uniti, Diodato torna live con dieci date, prodotte e organizzate da Otr Live, che porteranno il cantautore nei più prestigiosi club delle principali città europee, nella primavera 2023. Queste le date che vedranno il cantautore esibirsi in Italia, Spagna, Germania, Francia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca nel 2023: il 15 aprile al club Hall a Padova, il 20 aprile all’Alcatraz a Milano, il 22 aprile al Teatro della Concordia di Torino, il 27 aprile all’Estragon a Bologna, l’11 maggio presso Clamores a Madrid, il 18 maggio al Maschinenhaus a Berlino, il 20 maggio al Café de la Danse a Parigi, il 26 maggio al club Bitterzoet di Amsterdam, il 27 maggio a Praga presso Palàc Akropolis e il 27 luglio a Roma alla Cavea Auditorium Parco della Musica, a seguito dello spostamento della data inizialmente prevista il 29 aprile all’Atlantico club.