Quando la notizia è comparsa sulla prestigiosa rivista scientifica ‘Scientific Reports’ ha destato grande scalpore.
Mai prima d’ora infatti, nessun ricercatore al mondo aveva pensato di poter riuscire a riprodurre il suono della voce di un uomo vissuto addirittura 1100 anni prima di Cristo!
Ci ha pensato un team di studiosi dell’University of London a Royal Holloway, guidato da David Howard e John Schofield.
Grazie alla tecnica 3D e agli imbalsamatori
Analizzando con cura la mummia egizia di Leeds, appartenuta al sacerdote Nesyamun, gli scienziati hanno notato che grazie all’avveniristica maestria degli imbalsamatori, i tessuti molli di cui si componeva l’apparato ‘vocale’ originario, era in discrete condizioni. Così, dopo aver avuto conferma della componente originaria tramite la tomografia computerizzata, il team ha acquisito l’esatta copia della struttura della gola e della laringe del sacerdote egizio. A questo punto, dopo diverse ed attente scansioni, sono riusciti a ricreare in 3D parte del tratto vocale al quale hanno poi ‘associato’ una laringe artificiale.
Ebbene, con enorme emozione si è così riusciti a riprodurre il suono della voce dell’uomo, di tremila anni d’età!
Ciascun individuo ha una sua voce, differente alle altre
Ovviamente non è stato possibile poter sintetizzare una frase ma il suono, hanno poi rivelato, è risultato essere molto vicino alla parola “bad”.
A rendere emozionante l’esperimento è il fatto che ciascun individuo ha precise e personali conformazioni dei tratti strutturali, che rendono ciascun suono base differente da quello di un altro uomo. Dunque, quella ascoltata era la reale voce di Nesyamun. Un esperimento che, laddove vi siano tessuti ben conservati, renderà possibile ricostruire le voci di molti personaggi illustri vissuti nell’antichità…
Max