La Procura di Milano ha avviato un procedimento penale sui fondi per i rischi legali di Mps. I reati ipotizzati dal pm Paolo Filippini, secondo quanto riferisce ‘la Repubblica’, sono false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. La verifica della Procura intende capire se i fondi per affrontare le cause e pagare gli eventuali risarcimenti – cifre che possono incidere in maniera consistente sui bilanci – siano o meno adeguati. In linea, cioè, con le possibili previsioni e non sottostimati. Le ipotesi di reato riguarderebbero l’esercizio di bilancio dello scorso anno e in particolare la semestrale del 30 giugno 2020 e la trimestrale del 30 settembre.
L’inchiesta ha compiuto i primi passi a gennaio e nasce da sette esposti presentati tra agosto e dicembre del 2020 dal finanziere Giuseppe Bivona, a capo del fondo Blue-Bell. Nel marzo scorso la Consob indicava in 5,2 miliardi la somma che teoricamente Mps avrebbe potuto pagare per varie richieste di risarcimento, a fronte di 225 milioni accantonati. La Consob e l’Esma, la cosiddetta ‘Cosnob europea’ considera la somma coerente con lo Ias 37, ossia i principi di contabilità internazionale. Un aspetto che però i pm di Milano intendono chiarire meglio.