(Adnkronos) – Nove italiani su dieci hanno consumato mozzarella di bufala nell’ultimo anno, il 25% almeno una volta a settimana e il 20% è pronto a farlo anche a colazione. L’85% la preferisce cruda al naturale. E’ quanto emerge dal primo Osservatorio Economico sulla filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop, realizzato dal Consorzio di tutela in partnership con UniCredit e Nomisma, presentato oggi a Milano nella Tree House di UniCredit. L’Osservatorio ha analizzato struttura, performance e mercati del comparto.
Trai consumatori più frequenti, il 74% conosce il significato del marchio Dop e il 69% non è influenzato dal prezzo. Un marchio che per la stragrande maggioranza è indice di qualità, determina il prezzo ed è garanzia di determinate caratteristiche organolettiche, sicurezza e controlli e freschezza.
Il 37% sceglie la mozzarella di bufala da acquistare per sé e la sua famiglia soprattutto proprio per la presenza del marchio Dop, il 35% se è campana, il 34% in base al prezzo, il 34% in base alla certificazione di qualità. C’è poi un 26% che guarda alla presenza di promozioni, ma in assenza di sconti sul prezzo il 67% continuerebbe ad acquistarla, sebbene in quantità minori, il 24% nella stessa quantità, mentre a rinunciarvi sarebbe solo il 9%. E di fronte a una ‘spending review’ di consumi di prodotti giudicati superflui, la mozzarella è considerata un cibo da tagliare solo dal 10% dei consumatori.