Vacciano e Simeoni passeranno quindi al gruppo misto di Palazzo Madama in attesa che lAula decida se accogliere o meno la loro richiesta di lasciare il Senato. Tali richieste sono tradizionalmente respinte dallassemblea dei senatori. Il capogruppo di turno Airola ha deciso di firmare di proprio pugno le espulsioni sulla base delle pressioni arrivate da Milano che aveva mal gradito liniziativa dellassemblea dei senatori.
Diversa la ricostruzione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato che precisa in una nota che nellassemblea del 7 gennaio non vi è stata alcuna votazione finalizzata a respingere le dimissioni dei portavoce Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni, come scritto dai giornali, ma si è semplicemente deciso per una temporanea sospensione della questione, anche considerato lincarico di tesoriere del senatore Vacciano. Tuttavia, al fine di evitare ogni disparità di trattamento rispetto a casi analoghi precedenti e a causa di evidenti strumentalizzazioni da parte della stampa, il capogruppo in carica Alberto Airola ha firmato la cessazione dellappartenenza dei due senatori dal gruppo parlamentare del M5S.
La mancata espulsione dei due senatori dal gruppo avrebbe comunque scatenato lira di Casaleggio. Il cofondatore del Movimento avrebbe chiamato infuriato il capogruppo al Senato, Alberto Airola, minacciando di procedere via blog, ovvero calando i due cartellini rossi direttamente dal portale di Grillo. Da qui, i contatti successivi tra Airola e Vacciano, che sarebbe stato invitato, assieme alla collega Simeoni, a dimettersi spontaneamente dal gruppo, per evitare nuove grane per il Movimento.