(Adnkronos) – Cinema d’impatto, ovvero come le narrative possono influenzare le percezioni e i comportamenti relativi a temi importanti come ad esempio l’integrazione dei rifugiati. “Lights! Camera! Impact! From moving pictures to moving ideas and action” è un’esplorazione e una celebrazione del cinema che mette la creatività al servizio delle questioni sociali. Organizzato da The Human Safety Net, si tratta di un incontro di registi e pionieri della narrazione d’impatto tenutosi in occasione dell’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia presso la Casa of The Human Safety Net, alle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco. Uno spazio unico, aperto lo scorso anno al pubblico per la prima volta in 500 anni, dopo un complesso lavoro di restauro ad opera dell’architetto David Chipperfield con l’obiettivo di creare un luogo speciale per accogliere la discussione e il dialogo sui temi dell’inclusione e dell’impatto sociale.
“Il cinema di impatto può fare tantissimo – spiega Emma Ursich Segretario Generale Hunan Safety net – perché racconta delle storie e le storie sono il modo migliore di andare nel profondo e anche arrivare alle persone facendo capire che dietro i grandi numeri, cose che sembrano tanto lontane, alla fine ci sono persone come noi”. La serata è stata l’occasione della proiezione dell’ anteprima italiana di “Portrait of a Stranger” frutto della collaborazione tra UNHCR e i pluripremiati registi Platon e Anadil Hossain. Tra gli ospiti in sala il fotografo e registra Platon e la stilista Diane von Fürstenberg.
“La fondazione da più di cinque anni si occupa di favorire l’integrazione attraverso il lavoro – ha commentato Ursich – sia dipendente , sia piccole attività imprenditoriali questo lo facciamo in quattro paesi Italia Germania Francia e Svizzera, perché crediamo che sia il modo migliore per garantire il futuro a queste persone; un futuro sostenibile e anche una piena integrazione nelle comunità che le accolgono”.
Gabriele Galateri di Genola, Presidente della Fondazione The Human Safety Net, ha commentato: “Siamo felici di promuovere un dialogo che vede intrecciarsi il tema cruciale dell’integrazione con le diverse narrative che ne vengono tratte sui media. In particolare, la forza della rappresentazione cinematografica può aiutarci a guardare in maniera differente le voci e le esperienze di vita delle persone che cercano un futuro altrove. Con The Human Safety Net, la nostra missione è quella di fornire un concreto supporto a coloro che intendono costruire un percorso imprenditoriale o lavorativo, come elemento strategico per l’integrazione, mettendo a disposizione strumenti per sviluppare talenti e competenze”.