Sette milioni di euro. Questo è il valore del danno erariale relativo alle mazzette corrisposte dall’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati per il Mose.
Così ha deciso la Corte dei Conti: i giudici hanno stabilito un danno da 6,9 milioni di euro, un terzo circa della somma contestata dalla Procura (circa 21 milioni e 750mila euro).
Il denaro mancante viene richiesto dai giudici sia agli eredi del Mazzacurati (che è deceduto) che al collaboratore vicario nel periodo oggetto di indagine, Alessandro Mazzi, oltre che al Consorzio Venezia Nuova.