“Le esercitazioni russe e bielorusse stanno andando avanti secondo il programma, indipendentemente da alcuni che hanno attacchi di isteria”. Così Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, commentando il graduale ritiro delle truppe schierate a ridosso del confine con l’Ucraina che, il ministro afferma facente parte di alcune manovre che detti reparti avevano programmato da tempo nell’area.
Dunque, ha rimarcato ironicamente Sergei Lavrov, “Un ritiro programmato che – precisa – non dipende dall’isteria dell’Occidente”.
Insomma, ora la versione di Mosca è che quella di una imminente invasione dell’esercito russo nella regione ucraina, altro non sia che un’invenzione occidentale! Lo conferma anche Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa del Cremlino, secondo il quale “i distaccamenti dei distretti militari del sud e dell’ovest che hanno svolto le loro missioni si stanno preparando questo martedì a tornare alle loro basi in treni e mezzi per il trasferimento delle truppe”.
Dichiarazioni in parte distensive che sembrano però non convince affatto le autorità ucraine anzi, da Kiev il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha avvertito che “Abbiamo una regola: non credere a quello che ascolti, credi a quello che vedi. Quando vedremo il ritiro, crederemo alla de-escalation”.
Infatti, a non convincere più di tanto, come ha riveato stamane la Cnn, è che in realtà l’emittente informa di aver ‘geolocalizzato’ alcuni dei diversi video che in queste ore impazzano su social, e di aver coperto esattamente i contrario: se è vero da un lato alcune truppe sono state spostate, dall’altra si evidenzia una forte circolazione di uomini e mezzi che, come evidenzino le immagini satellitari, da Mosca avrebbe puntato proprio vero i confini ucraini.
Nello specifico la Cnn ha registrato continui movimenti nell’area di Belgorod, territorio russo-occidentale, che dista a pochissimi chilometri dalla città ucraina di Kharkiv. Stessa storia quella di un video che mostra le attività di diversi tank russi, geolocalizzati nell’area del villaggio di Sereteno, che dista grossomodo appena 24 chilometri dal confine ucraino. Quindi è veramente il caso di continuare a restare con gli occhi aperti, perché nessuno può escludere ‘sorprese’ dell’ultimo minuto.
Tanto è che, benché capillarmente a conoscenza di ogni minimo spostamento del militari russi nelle ultime 48 ore, stamane da Washington è stato rilanciato l’allarme circa il rischio reale, mentre questa settimana, di un attacco russo. Intervenendo ai microfoni di France24,
. La strada della diplomazia resta aperta. Stiamo facendo tutto il possibile per convincere la Russia che dovrebbe percorrere la via della diplomazia, la via del dialogo per risolvere pacificamente tutte le divergenze esistenti“.
A dimostrazione che è forte lo scetticismo rispetto a quanto dichiarato stamane dai ministri del Cremlino sullo spostamento di alcune truppe russe dai confini ucraini, il fatto che anche stamane il dipartimento di Stato Usa, ha nuovamente invitato tutti i cittadini statunitensi presenti in Bielorussia, “a lasciare immediatamente il Paese, con mezzi commerciali o privati”, sottolineando che ormai “la situazione è divenuta “imprevedibile“.
Max