(Adnkronos) – Nel discorso al Cremlino del 18 marzo del 2014, per la firma dell’accordo di adesione di Crimea e Sebastopoli alla Federazione russa, Putin aveva assicurato che la Russia avrebbe sempre difeso “gli interessi dei milioni di russi e russofoni che vivono in Ucraina”, precisando tuttavia che questo sarebbe avvenuto solo con strumenti “politici, diplomatici e giuridici”. La Russia – aveva aggiunto- ”non vuole assolutamente l’annessione dell’Ucraina”.
“Non credete a coloro che vogliono spaventarvi con la Russia. L’Ucraina non ci serve”, aveva scandito il Presidente russo, sottolineando che la Crimea invece “è sempre stata parte della Russia”.
Agli ucraini Putin aveva garantito: “Non vogliamo farvi del male, o ferire i vostri sentimenti per il vostro Paese, in alcun modo. Abbiamo sempre rispettato l’integrità territoriale dell’Ucraina. Ascoltatemi, cari amici: non credete a coloro che vogliono che voi abbiate paura della Russia, sostenendo che ci saranno altre regioni (ad essere annesse, ndr) dopo la Crimea. Non vogliamo dividere l’Ucraina, non ne abbiamo bisogno. La Crimea è e rimarrà russa”.