Mosca, un grande incendio è scoppiato nella notte del 31/01/15 nella biblioteca dell’Accademia delle Scienze, mandando in cenere un pezzo del patrimonio culturale russo.Le fiamme si sono sprigionate al terzo piano espandendosi per circa 2000 metri quadri e causando il crollo parziale del tetto. Sul posto sono giunti 38 mezzi anti incendio e oltre 200 pompieri, rimasti impegnati più di 17 ore per domare un incendio classificato di terzo grado. La causa, si pensa, sia stata un corto circuito. La biblioteca è stata fondata nel 1918, un anno dopo la rivoluzione bolscevica, ed è una delle biblioteche più grandi del Paese, con oltre 14 milioni di libri e riviste, tra cui rari testi medievali in lingue slave, documenti dell’Onu e dell’Unesco, rapporti parlamentari da paesi stranieri, compresi gli Usa, la Gran Bretagna e l’Italia e documenti della Lega delle Nazioni. Nell’edificio dov’è scoppiato l’incendio vi erano custodite dieci milioni di opere e il 15% degli esemplari è finito in cenere. Non ci sono state vittime, anche perché il rogo è scoppiato di notte, quando all’interno della biblioteca non c’era nessuno. Di giorno invece vi lavorano 330 persone ed è frequentata da 49mila lettori. Yuri Pivovarov, direttore dell’istituto, ha precisato che l’entità del danno non è ancora chiara ma che il principale deposito con i rari testi medievali slavi non sembra essere stato colpito. “Una grande perdita per la scienza, questa era una biblioteca unica, una delle più grandi al mondo, con materiali unici, quasi tutti gli istituti scientifici russi se ne servivano”, così dichiara Dmitri Fortov, presidente dell’Accademia delle scienze. Inoltre ha proseguito sostenendo tuttavia che una parte del materiale conservato nei depositi potrebbe essere restaurata. Solo una parte della collezione, però, era stata digitalizzata.La biblioteca, che manteneva un scambio di libri con 874 partner in 69 Paesi, ora sarà costretta a chiudere a tempo indeterminato e si discute se sia meglio un trasloco o un restauro dell’edificio.