(Adnkronos) – “Cattivo gusto? E’ un regolamento di conti tra noi comunisti”. Così all’Adnkronos Emanuele Dessì, senatore ed esponente di Italia sovrana e popolare, commenta il post del suo compagno di partito Marco Rizzo, segretario generale del Partito comunista, il quale ha festeggiato sui social la morte di Mikhail Gorbaciov con l’immagine di una bottiglia di champagne stappata. In un secondo momento Rizzo si è giustificato parlando di “provocazione”.
“In una democrazia compiuta – spiega Dessì – sicuramente nei confronti dei competitor politici si può parlare di avversari; quando però le implicazioni sono guerre, morti, distruzioni… non si può parlare di avversari ma di veri e propri nemici. E in guerra i nemici non si piangono”. Dunque per voi Gorbaciov è un nemico la cui morte va festeggiata? “Oggi c’è una guerra che è anche frutto degli errori e della incapacità politica di Gorbaciov, della sua incapacità di affrontare la realtà dell’Unione sovietica. Gorbaciov ha svenduto i valori del socialismo, i valori di un popolo, e per questo è diventato nemico di quel popolo. Non è un caso che venga celebrato solo dall’Occidente. Di lui si ricorderà solo la pubblicità di Pizza Hut…”, prosegue, caustico, il senatore ex M5S.
Putin invece per voi è un riferimento? “Nelle foto dell’epoca Putin era alla destra di Gorbaciov. Tant’è vero che Putin è stato l’esegeta dei rapporti con l’Occidente, sono gli Usa che alla fine non hanno voluto Putin e lo hanno espulso dall’Occidente. Putin è l’erede di Gorbaciov, non certo l’erede del socialismo”. Insomma, anche lei ha brindato con lo champagne? “No – risponde Dessì – al massimo stappo una bottiglia di vodka…”.
(di Antonio Atte)