(Adnkronos) – “E’ stata una conoscenza della maturità. Ci siamo conosciuti per ragioni professionali circa una decina di anni fa ed è nata un’amicizia profonda, vera, fraterna, ci sentivano quasi ogni giorno. Ho potuto apprezzare da un lato le sue qualità umane, la sua lealtà e la sua sincerità nell’amicizia, e dall’altro le sue doti professionali: era un avvocato di alto livello e non soltanto nella difesa di Berlusconi – che lo ha impegnato per parecchia parte della sua attività professionale -, anche in altri processi ha sempre dimostrato la sua bravura. Era un piacere lavorare con lui, collega valorosissimo e gentiluomo”. Così l’avvocato Franco Coppi, intervistato dall’Adnkronos, ricorda il collega e amico Niccolò Ghedini, morto a 62 anni.
Il professore sostituì l’avvocato padovano nel processo d’appello sul caso Ruby riuscendo a ottenere dai giudici milanesi l’assoluzione dell’ex premier.
Una scomparsa prematura che non ferma l’odio social. E ai ‘leoni da tastiera’ non manca la replica dell’avvocato. “E’ facile insultare chi non è grado ormai di rispondere. Ghedini ha fatto sempre il suo dovere, come avvocato si difendono posizioni che possono essere da altri giudicate impopolari ma l’obbligo della difesa è sempre stato da lui rispettato con assoluta pienezza e per questo merita il più ampio dei rispetti”, conclude Coppi.