È morto nel suo ambiente, Bruno De Silvestri, ma questo non mitiga per nulla la tragedia. Il campione italiano di pesca in apnea è morto nel corso di una immersione in Sardegna, a Porto Corallo.
Bruno De Silvestri si è tuffato da un gommone d’appoggio e non è più risalito. Da lì la richiesta di soccorso a partire dal pomeriggio di ieri, ma alle 18 l’amara scoperta, con il ritrovamento del suo corpo da parte dei sommozzatori, su un fondale di circa 50 metri.
Aggiornamento ore 6.00
Morto Bruno De Silvestri, chi è il campione di pesca in apnea
Bruno De Silvestri, quattro volte campione italiano di pesca in apnea, è morto dopo un’immersione in Sardegna. Lo sportivo cagliaritano di 50 anni è stato cercato per circa tre ore nelle acque dell’area di Porto Corallo, dopo la segnalazione degli amici che erano con lui sul gommone.
Una motovedetta della Guardia costiera di Arbatax è giunta sul posto insieme ai sommozzatori della Guardia costiera e di quelli dei Vigili del fuoco. In poco tempo è stato raggiunto il punto in cui Bruno De Silvestri si era tuffato, grazie alla segnalazione del gommone d’appoggio.
Verso le 18 i sommozzatori hanno individuato e recuperato il corpo dell’ex campione, trasportandolo poi sulla terraferma per il riconoscimento.
Aggiornamento ore 8.00
Si ipotizza che sia stato un malore a provocare la morte di Bruno De Silvestri, il campione di pesca in apnea morto ieri in Sardegna. Nel frattempo, tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. “Tutti i colleghi del Comando di Cagliari e della Direzione regionale sono tristemente colpiti e addolorati per questa prematura scomparsa e si stringono al dolore dei familiari”.
Aggiornamento ore 10.00