Tragedia a Bologna: è morto Gianlorenzo il bimbo caduto dal carro di carnevale nel corso delle classiche parate del martedì grasso. Nulla da fare, dramma consumato: Gianlorenzo non ce lha fatta. Il piccolo bimbo di Bologna caduto dal carro nel corso delle festività del martedì grasso di carnevale si è spento. Aveva due anni e mezzo. Ora la Procura aprirà un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti.
Non ce l’ha fatta il bimbo di due anni e mezzo precipitato da un carro di Carnevale martedì pomeriggio in via dell’Indipendenza durante la tradizionale sfilata del martedì grasso a Bologna. Gianlorenzo è deceduto circa ventiquattro ore dopo l’incidente, intorno alle 16, all’Ospedale Maggiore. La notizia è stata diramata dall’avvocato Mauro Nicastro che assiste i genitori e dall’Ausl di Bologna. Il piccolo Gianlorenzo Manchisi era del resto in condizioni disperate all’ospedale: lì era stato operato d’urgenza martedì pomeriggio senza che il suo stato migliorasse significativamente. In precedenza cerano stati corposi tentativi di rianimazione e di soccorso. A nulla sono dunque valsi gli sforzi dei medici e le preghiere dei bolognesi.
Adesso la Procura di Bologna aprirà un fascicolo per lesioni colpose contro ignoti dopo aver già dato ordine ai carabinieri di controllare i carri in modo preventivo per le prossime sfilate in programma. L’imputazione ipotizzata a questo punto, purtroppo, diventerà omicidio colposo. “Abbiamo aperto un fascicolo per lesioni colpose, per adesso contro ignoti – afferma il procuratore capo Giuseppe Amato – Attendiamo le verifiche, poi approfondiremo. Abbiamo chiesto ai carabinieri di attivarsi, di fare sì che i carri che dovessero essere utilizzati non presentino situazioni di insidiosità che con tutta evidenza presentava questo carro, perché era caratterizzato dalla possibilità di un’uscita laterale per un corpo piccolo come quello del bambino”. Ci si chiede dunque se il carro non fosse a norma. “Questo è da verificare. Il dato obiettivo è che la caduta del bambino dimostra che c’era questa possibilità. Tema diverso è la colpa, ma la risposta sulla colpa presuppone una verifica attenta”. Le operazioni di soccorso “sono state assolutamente coerenti con le circostanze spazio temporali dell’accaduto e bisogna tenere conto delle condizioni del bambino dopo l’incidente”.