Al 31 agosto 2023 sono 657 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 500 in occasione di lavoro (+0,8% rispetto a agosto 2022) e 157 in itinere (-13,3% rispetto ad agosto 2022). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (85) mentre in zona rossa troviamo Umbria, Abruzzo, Basilicata e Puglia.
Vediamo nel dettaglio questi dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega sulla base dei dati infortunistici rilevati ad agosto 2023 e messi a disposizione dall’Inail.
Le vittime sul lavoro
Sono 657 i lavoratori deceduti sul lavoro nei primi otto mesi del 2023, ovvero si parla di una media di 82 decessi ogni mese. Di questi, 500 sono gli infortuni mortali in occasione di lavoro, mentre 157 quelli in situazione in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Nello stesso periodo del 2022 i morti erano stati 677, ovvero 20 in più.
Quali sono le regioni ed i settori meno sicuri?
Le regioni a finire in zona rossa sulla base dei dati aggiornati ad agosto 2023 con un’incidenza superiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 21,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Umbria, Abruzzo, Basilicata e Puglia. In zona arancione: Campania, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Marche e Liguria. In zona gialla: Veneto, Sardegna, Lombardia, Valle D’Aosta, Emilia Romagna e Lazio. In zona bianca: Toscana e Molise.
Se consideriamo il numero assoluto di vittime, è ancora la Lombardia a piangere il maggior numero di decessi (85) in occasione di lavoro, anche considerato che – a livello statistico – si tratta della regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia. Seguono: Veneto (45), Piemonte (42), Lazio e Campania (41), Puglia (38), Emilia Romagna (36), Sicilia (32), Toscana (23), Abruzzo (17), Marche (15), Umbria e Liguria (14), Calabria e Friuli Venezia Giulia (13), Trentino Alto Adige (12), Sardegna (11), Basilicata (6) e Valle d’Aosta e Molise (1).
Dopo i primi otto mesi del 2023 a far registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro è il settore Costruzioni (72), seguito dal settore Trasporti e Magazzinaggio (69), Attività Manifatturiere (56) e Commercio (37).
Per visionare le statistiche degli infortuni mortali sul lavoro al 31/08/2023 a cura dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering.
L’INCIDENZA DI MORTALITÀ PER FASCE DI ETÀ
Il dato più preoccupante senza ombra di dubbio è quello relativo l’incidenza di mortalità dei giovanissimi lavoratori, ovvero di coloro che hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, con un rischio di morire sul lavoro praticamente doppio rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (20,9 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 11,8).
Nel dettaglio dell’indagine dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega si scopre che ancora peggiore è il dato dei più anziani: l’incidenza più elevata si registra infatti nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (78,6), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (37).
IL DATO DEI LAVORATORI STRANIERI
Altro dato molto significativo riguarda i lavoratori stranieri deceduti in occasione di lavoro che sono 97 sui 500 totali, mentre quelli deceduti in itinere sono 29. Anche qui l’analisi sull’incidenza infortunistica svela chiaramente come gli stranieri abbiano un rischio di morte sul lavoro superiore rispetto agli italiani. Gli stranieri infatti registrano 40,9 morti ogni milione di occupati, contro i 19,4 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati.
INFORTUNI SUL LAVORO: ALTRI DATI
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio ad agosto 2023 sono 30; mentre in 18 hanno perso la vita in itinere.
Il lunedì è il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali nei primi otto mesi dell’anno con il 19,6% del totale degli infortuni mortali in occasione di lavoro.
Morti sul lavoro: registrata una media di 82 decessi al mese nei primi otto mesi del 2023
Anche nel mese di agosto continua il trend che vede la diminuzione delle denunce di infortunio del 21% rispetto allo stesso periodo del 2022: erano state infatti 484.561 ad agosto 2022, e sono 383.242 quelle del 2023. La flessione più evidente, come ormai si nota da alcuni mesi, è quella rilevata nel settore della Sanità (lo scorso anno erano 65.913 le denunce, mentre a fine agosto 2023 sono diventate 18.864 registrando un -71,4).
Nella graduatoria dopo i primi otto mesi del 2023, il più elevato numero di denunce arriva dalle Attività Manifatturiere (47.997). Seguono: Costruzioni (21.413), Trasporto e Magazzinaggio (20.771), Commercio (19.909) e Sanità (18.864).
Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane da gennaio ad agosto 2023 sono state 133.898, quelle dei colleghi uomini 249.344.
COS’È L’INCIDENZA DI MORTALITÀ?
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
- Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.
- Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale.
- Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale.
- Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.
Ecco la mappa aggiornata con i dati rilevati dall’Inail ad agosto 2023 ed elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega.
PER VEDERE TUTTE LE STATISTICHE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO?
Visita il sito dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega e vedi le statistiche degli infortuni sul lavoro anno per anno.
Max