Luca Morisi indagato per droga? “Dei grammi di coca trovati in casa del social media manager di Salvini non me ne frega nulla. Non speculerò mai su una roba così. Mi interessano le politiche di Salvini”. Così Alessandro Di Battista su Facebook. “Faceva l’anti-sistema poi ha iniziato anche lui ad inumidire le natiche di Confindustria. Parla di legalità e propone Berlusconi (pregiudicato per frode fiscale) al Quirinale. Attacca il reddito di cittadinanza (da lui votato) ma non dice una parola sui miliardi buttati in Afghanistan, sulle grandi opere inutili, sulla corruzione dilagante, sui miliardi presi dai partiti nonostante il popolo italiano abbia bocciato sonoramente il finanziamento pubblico ai politici”.
“Si mette la mascherina di Borsellino ma tace sul patto Cosa nostra-Berlusconi realizzato grazie all’intermediazione criminale di Dell’Utri. Fa finta di esser contro Renzi ma su giustizia, politica estera, privatizzazioni etc dicono le stesse identiche cose. Se la prende con piccoli (presunti) spacciatori ma si scaglia contro la proposta di legalizzazione solo per non inimicarsi le alte cariche ecclesiastiche che, tra l’altro, nulla hanno a che vedere con i preti di trincea che sanno perfettamente che legalizzare significa indebolire le mafie”.
“Si fosse mai occupato delle cause che hanno aumentato la tragedia dei flussi migratori. Figuriamoci. Farlo significa mettersi contro imperi, multinazionali delle armi o del petrolio, organismi finanziari internazionali. Queste robe non sono da Salvini. Lui preferisce pregare Iddio che i migranti aumentino per non perdere argomenti comunicativi. Salvini, come la stragrande maggioranza dei politici, è forte con i deboli e debole con i forti. Morisi oggi è un debole ed io non lo attacco anzi gli faccio i migliori auguri. Ho avuto amici che hanno vissuto la stessa tragedia e non li ho mai giudicati”.