L’orologio corre inesorabile, per Morgan il giorno dello sfratto è dietro l’angolo: il 15 giugno l’artista dovrà abbandonare la sua casa. “Un museo” l’ha definita lui: “La casa è un’opera d’arte. Io voglio lasciarla al Comune, in modo che possa diventare una scuola”, ha ribadito durante la trasmissione ‘Non è la D’Urso” in onda su Canale 5. Una situazione complicata a cui il cantautore è arrivato accumulando debito con lo Stato e con le sue due ex mogli Asia Argento e Jessica Mazzoli, da cui ha avuto anche due figlie.
La colpa però non è la sua ci tiene a precisare Morgan, ma “C’è stata una responsabilità: mi sono ritrovato nel 2015 con una enorme quantità di tasse non pagate, non perché l’avessi voluto, ma un commercialista truffaldino ha gestito malamente per cinque anni di fila la mia situazione finanziaria. Da quell’anno tutti i compensi che ho preso li ho dati direttamente all’Agenzia Delle Entrate e non ho ancora saldato il debito.Più lavoro, più riesco a saldare tutto”, parole amare che fanno trasparire tutta l’amarezza di Morgan.
Morgan, che attacco ad Asia
Il cantante ha poi attaccato lo Stato per le sue condizioni: “E’ un provvedimento immorale, bisogna essere vuoti di cervello e di cuore. Questa non è una casa è un’opera d’arte e lo Stato che fa, mi vuole uccidere?”. Il discorso si sposta poi sul messaggio che l’ex moglie Asia Argento gli aveva lanciato su Instagram: “Che mestizia Morgan: sei un miracolo ambulante, forse dalla panchina sulla quale finirai a dormire per non aver pagato le tasse per anni, avrai modo di riflettere e riuscirai a scrivere un disco dopo dodici anni, e drogarti sarà meno facile. Aripijate!”.
Accuse pesanti a cui Morgan ha risposto durante il programma ‘Non è la D’Urso”: “Mi fa molta tristezza Asia perché non sembra una persona a posto, a parte che questo post è tremendo, è una roba da horror. Lei fa paura quando fa queste cose e in effetti è una persona paurosa, Asia è una distruttrice. La smettesse di farsi prendere dai fumi di quello che fuma. La smetta di dare del drogato agli altri, lei vada in clinica che ne ha tanto bisogno. Lo dico perché non solo lei lo fa, lei è maestra. Insegna al mondo a farlo: è una grande insegnante di tossicodipendenza. Non può rubare alla casa del ladro perché deve parlare di quelle cose ne sa molto più di me ma molto”, una risposta piccata a cui ha fatto immediatamente seguito una retromarcia: “Era un testo di un pezzo, la mia ironia è un po’ noir” ha concluso l’artista.