Come risaputo, allo stato dei fatti, il rating Moody’s nei confronti del nostro Paese è Bba3 con outlook negativo. Ed oggi, illustrando la Credit Opinion aggiornata sul debito sovrano italiano, senza troppi complimenti ‘la simpatica’ agenzia di rating ha tenuto ad avvertire che “Probabilmente declasseremmo i rating dell’Italia se dovessimo anticipare un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, probabilmente a causa della mancata attuazione delle riforme a favore della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr del Paese”.
Scoprendo infatti ‘l’acqua calda’, Moody’s ha osservato che “sarebbero negativi per il rating segnali di una probabile crescita del debito in modo significativo, sia a causa di un aumento dei costi degli interessi o di allentamento fiscale materiale. Politiche fiscali e/o economiche che indeboliscono il sentiment del mercato e l’aumento dei livelli di indebitamento nel medio termine porterebbe anche a pressioni al ribasso dei rating“.
Inoltre, dopo il severo monito, l’agenzia ha anche ‘fatto le pulci’ al governo che deve ancora insediarsi: “La coalizione di destra che ha vinto le recenti elezioni dovrebbe tentare di rinegoziare alcuni aspetti del Pnrr. Ciò, probabilmente, ritarderà la sua attuazione, esercitando una pressione al ribasso sulla spesa per investimenti in un momento in cui l’inflazione elevata e i rischi per l’approvvigionamento energetico stanno già pesando sull’attività economica“.
Max