Attenzione, truffatori del dating: per voi le ore potrebbero essere contate. Arriva infatti una svolta che promette di esser particolarmente significativa per tutti gli appassionati del settore. Arriva, infatti, MonsterMatch. Che cos’è?
MonsterMatch è appunto una app di dating che promette di rivelare tutto il falso che si nasconde dietro gli appuntamenti online. MonsterMatch scava nell’online dell’universo dating, laddove si celano infatti fin troppe ombre e marciumi. Ma come funziona?
Viene definita, appunto l’acchiappa-mostri. MonsterMatch sembra promettere grandi cose contro il marciume on line. Si tratta appunto di una applicazione di dating che viene da qualcuno ribattezzata come una sorta di Tinder per mostri.
Pur essendo infatti solo un videogame, MonsterMatch agisce sfruttando la stessa tecnica di algoritmi che viene generata nelle reali app per appuntamenti, quali appunto Tinder o Bumble, e ha il particolare target di renderne palese le mostruosità.
“Spesso questi strumenti discriminano le minoranze, etniche, sessuali o religiose, e possono impedirti di incontrare l’anima gemella”, chiarisce alla stampa Ben Berman, sviluppatore 29enne e creatore del gioco.
MonsterMatch infatti è un gioco per specialisti settoriali, ma promette di dare particolari indicazioni circa la mostruosità che si nasconde negli appuntamenti online.
L’idea allo sviluppatore è nata guardando gli amici barcamenarsi per scegliere l’immagine di un profilo volto ad attirare consensi o alla più accattivante biografia per poter, appunto rimorchiare su Tinder.
“Quando in realtà non conta poi molto ciò che fai, quanto i like complessivi degli utenti”. Il senso dell’idea lo sviluppatore lo ha appunto messo in pratica proprio attraverso MonsterMatch.
L’autore lo ha creato appena in tre mesi favorito anche dal finanziamento di Mozilla e di designer e scrittori.
Si tratta come detto di un videogame che riecheggia i vecchi Atari laddove mostri rappresentano, in pratica, le personalità controverse su cui si può sbattere il muso andando a caccia all’anima gemella. Dagli elfi ai mostri veri e propri, dai draghi all’unicorno che, però, può incontrare solo chi non ha ancora mai fatto sesso fino alle citazioni da cinema, come col Blob degli anni Cinquanta.
Come si sa, si tratta di una creatura informe e gelatinosa che divora tutto al proprio passaggio. Ma MonsterMatch non è semplicemente un gioco, ma un game istruttivo, che aiuta a capire meglio quel concetto di “filtraggio collaborativo“, in base ai quali, cioè, gli algoritmi fondati sull’opinione della maggioranza indicati in anticipo cosa può piacerci o meno, andando così a ridurre la cerchia dei potenziali partner. E dei possibili rischi.