Sono diventati uno dei ‘fenomeni’ del momento e il loro uso, cresciuto a dismisura, ha anche generato diverse confusioni soprattutto in merito alla circolazione stradale.
Stiamo parlando dei monopattini, in particolar modo dei monopattini elettrici che, in questa fase storica, contraddistinta dalla emergenza coronavirus sono diventati un mezzo di ‘trasporto’ e uno strumento alternativo per spostarsi in grande espansione.
Complice, ovviamente, l’incentivo statale: un bonus che ne permette l’acquisto a condizioni favorevoli.
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Tutto perfetto: se non fosse che gli equilibri della circolazione stradale, in diverse occasioni, sono andati in tilt. Proprio a causa del fatto che l’uso indistinto del monopattino da parte di diverse persone, pur se disciplinato da regole, spesso ha generato confusione nelle città.
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Esistono, tuttavia, come detto, delle precise regole a cui attenersi per usarli. Andiamo a vederle.
Monopattini, ecco le regole per il loro corretto uso
In primo luogo è risaputo che i monopattini possono circolare sulla carreggiata se non ci sono piste ciclabili. Al contrario non possono circolare sulle carreggiate extraurbane ne’ sulle strade urbane con limite oltre 50 km/h.
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I monopattini elettrici, ottimali in quanto silenziosi e ecologici, sono il nuovo mezzo che gli italiani stanno scegliendo per spostarsi nelle città italiane.
Tutto perfetto, specie in questa Fase 3 nella quale il loro uso potrebbe ‘ridisegnare’ gli spostamenti eco-sostenibili degli italiani così come sta avvenendo in diversi paesi, specie nel nord Europa.
A incoraggiare l’uso dei monopattini e la loro diffusione, insieme a tutti gli altri veicoli elettrici per la mobilita’ individuale (hoverboard, segway, monowheel e biciclette) vi è, oltre al bonus monopattini, anche il dilagante senso di timore nell’usare i mezzi pubblici durante la pandemia.
Il problema è quando il loro uso non viene realizzato secondo norma. Ma quali sono le regole per usare i monopattini elettrici?
aggiornamento ore 5.43
Come chiarito dal dirigente della Polizia Stradale Giandomenico Protospataro, che su Poliziamoderna ha fornito un’ampia analisi su questo mezzo di trasporto, il loro uso è stato regolato per la prima volta nel 2019 con la sperimentazione equiparandoli alle biciclette, pur con limiti specifici di utilizzo in ambito urbano.
Dunque la regola omnia è che possono circolare sulla carreggiata se non ci sono piste ciclabili disponibili. Al contrario non possono invece circolare sulle carreggiate extraurbane ne’ sulle strade urbane che hanno limite di velocita‘ piu’ elevato di 50 km/h o dove viene vietata la circolazione dei velocipedi e, ovvio, sui marciapiedi o negli spazi riservati ai pedoni.
La loro tipologia ha dunque imposto delle regole ad hoc, pur essendo dal punto di vista giuridico paragonabili alle biciclette (e, pertanto, le regole d’utilizzo sono quelle previste dagli articoli 68 e 182 del codice della Strada).
In questo senso occorre l’uso del casco per i conducenti minorenni, limite di velocita’ di 25 km/h, divieto di trasporto di cose o passeggeri, e come noto, nessuna patente per guidarli purche’ si abbiano 14 anni.
Ma occhio a cosa afferma Polstrada: “il monopattino non deve avere un sellino o comunque un posto a sedere con altezza dal suolo superiore a 54 cm. Se lo avesse, dovrebbe essere considerato come un ciclomotore elettrico per il quale il Cds impone regole diverse (obbligo omologazione, immatricolazione, targa, patente di guida, assicurazione, casco omologato) Circolare con un veicolo di questo tipo puo’ costare davvero molto caro, perche’ si applicano pesanti sanzioni amministrative pecuniarie e il sequestro per la confisca del veicolo”.
aggiornamento ore 9,27