In un altro articolo parliamo dei risultati illustrati dal presidente dell’Iss, Brusaferro, circa i risultati del monitoraggio settimanale della cabina di regia.
Tuttavia se per certi versi i dati sono ‘tendenzialmente buoni’, tali da evidenziare (complice la vaccinazione), una lenta decrescita dei contagi, dall’altra non sono però mancate anche le sorprese negative.
Dunque, alla luce di quanto evidenziato da quest’ultima curva epidemiologica, il ministro Speranza sta firmando le nuove ordinanze, che entrano in vigore dal 3 maggio: la Sardegna diventa arancione (con le conseguenti regole rivolte a spostamenti, scuola, ristoranti, e bar), così come Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Purtroppo però la Valle d’Aosta da arancione diventa zona rossa.
Ma vediamo insieme dal 3 maggio come funzionano le nuove regole:
SPOSTARSI FRA REGIONI GIALLE – Come spiegato dalla circolare diramata dal Viminale il 26 aprile, tra regioni gialle ci si può spostare liberamente, senza dovevi autocertificare. L’unica novità è rappresentata – fino al 15 giugno – dalle visite private in quanto, ora si può raggiungere un’altra abitazione privata in quattro persone, che potranno portare figli minori, di età anche superiore ai 14 anni. Consentito inoltre l’accesso alle seconde case (anche se in zona arancione o rossa). In zona rossa prevale invece lo stop totale.
BAR E RISTORANTI – I criteri che accompagnano la zona gialla, prevedono che sia nei bar, che nei ristoranti, i clienti potranno pranzo e cena purché all’aperto. Eccezione fatta per i conviventi, al tavolo si potrà stare seduti massimo in quattro persone, rispettando la distanza di un metro fra individuo e l’altro. Tuttavia, dall’1 giugno, sempre in zona gialla, sarà possibile usufruire dei tavoli dei ristoranti al chiuso dalle 5 alle 18. Infine, una circolare del ministero inviata ai prefetti, ha chiarito una volta per tutte le regole per i bar: il servizio ai tavoli all’aperto e anche al banco, è consentito solo “in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”. Diversamente permane il solo servizio ai tavoli e asporto, fino alle 18.
Ovviamente, nelle zone arancione e rosse, bar e ristoranti rimangono chiusi. E’ però consentito fino alle 18, l’asporto di cibo e bevande dai bar e, fino alle 22 per le enoteche, le vinerie ed i ristoranti. Rimane invece invariata, senza limiti di orario, la consegna a domicilio di cibo e bevande.
SCUOLA ED UNIVERSITA’ – Come ben spiegato da Palazzo Chigi, “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%”. Riguardo invece all’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.
CINEMA, TEATRI E CONCERTI – Finalmente, dal 26 aprile, in zona gialla sono tornate a riaprire le biglietterie dei cinema, dei teatri, delle sale concerto, e dei live club. Le regole prevedono che i posti a sedere (pre-assegnati), rispettino la distanza di un metro l’uno dall’altro. Per quel che riguarda invece la capienza massima, è del 50% rispetto a quella massima autorizzata e, in ogni caso, non superiore a 500 spettatori al chiuso, e di 1000 all’aperto. Tuttavia, specialmente all’aperto, se positivo l’andamento epidemiologico potrà consentire l’aumento della presenza di spettatori.
SPORT, PALESTRE E PISCINE – Al momento, come risaputo, palestre e piscine restano chiuse. Però, spiegano ancora da Palazzo Chigi, “Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre”.
In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.
Max