I risultati del nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, relativo al periodo compreso tra il 28 dicembre e il 3 gennaio, mostrano una situazione epidemiologica in peggioramento nel Paese. L’indice di trasmissibilità nazionale, in aumento da quattro settimane, è salito di nuovo sopra quota 1. Una situazione “delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane – spiegano gli esperti della cabina di regia – qualora non venissero definite misure più stringenti”.
Su questi dati il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che prevede il passaggio, a partire da lunedì 11 gennaio, in zona arancione per cinque regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Veneto. Non ci saranno zone rosse, ma sono comunque dodici le regioni ad alto rischio, otto a rischio moderato e solo una, la Toscana, a basso rischio.
Il Lazio dunque, almeno per i prossimi giorni, rimane in zona gialla con un Rt di poco inferiore a 1. La Regione ha comunque deciso, dato l’aumento dei contagi, di far slittare la riapertura delle scuole dall’11 al 18 gennaio.
Mario Bonito