“Oggi abbiamo scritto alle autorità di vigilanza europee, per chiedere loro di considerare come questione urgente di aggiornare i loro precedenti avvisi e dichiarazioni alla luce dei recenti sviluppi sul mercato. Bisogna dire che ci sono stati già avvertimenti dell’Eba, nel 2013, sulle valute elettroniche e più recentemente, in novembre, l’Esma – conclude – ha diffuso una dichiarazione per informare gli investitori dei rischi connessi ad alcune offerte iniziali di valuta”. Inevitabilmente, la controversa vicenda dei bitcoin ed il loro valore, virtualmente parlando, ’astratto’ – ed altalenante – è finito sul tavolo della Commissione Europea. Ne ha parlato specificatamente stamane da Bruxelles il vicepresidente della Commissione. “Stiamo monitorando gli sviluppi relativi ai Bitcoin e alle criptovalute -ha spiegato ancora Dombrovskis – Nelle ultime settimane i Bitcoin hanno attratto ancora di più la nostra attenzione: ci sono chiari rischi per investitori e consumatori, associati alla volatilità dei prezzi, inclusi il rischio della completa perdita dell’investimento, problemi operativi e di sicurezza, manipolazione del mercato e carenze di vario tipo. Devo ricordare – ha osservato il vicepresidente della Commissione – che il valore dei Bitcoin non è garantito da alcun tipo di emittente o di Paese ed è determinato dal semplice incrocio della domanda e dell’offerta. Gli investitori devono sapere che il prezzo di questo tipo di asset può cadere in qualsiasi momento. Vale la pena ricordare che c’è una sola valuta nell’Eurozona: l’euro. Criptovalute come il Bitcoin – ha quindi avvertito – non sono vere valute, come il loro nome potrebbe invece suggerire”.
M.