(Adnkronos) – I Mondiali di Qatar 2022 segnano il debutto del tempo (quasi) effettivo, con una silenziosa rivoluzione regolamentare che prende piede in maniera ufficiosa. Infortuni e sostituzioni da sempre dilatano la durata delle partite. La seconda giornata della Coppa del mondo, però, ha segnato un record con 3 partite interminabili: difficile, insomma, pensare solo a coincidenze.
Si è partiti con un’infinita sfida tra Inghilterra e Iran. La selezione dei Tre Leoni ha dominato per 6-2 in una gara che è andata in archivio con 24 minuti di recupero complessivi. Se i 14 minuti accordati nel primo tempo sono comprensibili, visto l’infortunio subito dal portiere iraniano Beiranvand, colpiscono i meno motivati 10 minuti aggiunti alla ripresa. In pratica, le due squadre hanno giocato un tempo supplementare.
La giornata è proseguita con Senegal-Olanda, vinta dagli oranje con 2 reti nel finale. Il primo tempo è scivolato via senza sussulti particolari e i giocatori ‘se la sono cavata’ con 3 minuti di recupero: normale, tutto sommato. Nella ripresa, infortuni e interruzioni evidentemente hanno inciso di più. Ed ecco apparire 11 minuti di recupero per superare i 100 minuti complessivi. Klaassen ne ha approfittato per firmare il definitivo 2-0 al 99′.
Copione simile in Stati Uniti-Galles, terzo piatto del menù quotidiano. Come da prassi, solo un paio di minuti di recupero nel primo tempo. Nella ripresa, tanto per cambiare, arriva il prolungamento extralarge, poco motivato e poco comprensibile: 10 minuti in più, che non trovano una spiegazione nello sviluppo della gara.