(Adnkronos) – “E’ un risultato incredibile, inaspettato, una vittoria importantissima per chi specula e strumentalizza sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione”. A commentare così a caldo con l’Adnkronos la sorprendente vittoria del Marocco ai Mondiali di calcio in corso in Qatar, dove la squadra africana ha clamorosamente sbaragliato il Portogallo, è la giornalista marocchina Karima Moual, che non nasconde l’emozione per la vittoria della sua nazionale. “Nessuno ci credeva, ma noi volevamo crederci, contro ogni pronostico, non ci davano certo come una delle squadre favorite per la semifinale, ma i ragazzi ci hanno messo il cuore”, spiega.
E sul tema dell’integrazione, in un Mondiale dove i diritti sono protagonisti in negativo, la Moual affonda: “Questi ragazzi sono nati o cresciuti all’estero ma non dimenticano le loro radici, e questo è il loro punto di forza: conoscere la propria provenienza rafforza la propria identità e crea identità pacifiche. Questo è il mondo del futuro”. Una vittoria che è dunque, per la cronista, un inno alla pace e all’integrazione: “Ho visto abbracci, volti pacifici, sia tra compagni che con gli avversari”, dice la giornalista di Stampa e Repubblica, moglie del deputato Pd Vincenzo Amendola.
Il clima nella comunità marocchina “è di grandissima gioia e felicità, che si tocca in qualsiasi conversazione -rivela la Moual- C’è grande orgoglio, perché questa squadra ci sta facendo scoprire un pezzo di Marocco con la sua storia. C’è un tifo che parte dalla popolazione marocchina in Marocco, dalla sua diaspora, dalla comunità africana al mondo arabo islamico, e sta anche portando a se tante altre tifoserie europee occidentali. Si sta scoprendo un piccolo mondo ma grande, di grande forza di questi ragazzi che ci stanno facendo sognare”. La vittoria “è un regalo ai genitori, ai nonni, avrete notato i baci ai parenti… sono persone che hanno sgobbato e sofferto, e questo li ripaga dei loro sacrifici”.