Era arrivato a Roma come il salvatore della patria, se ne è andato additato come uno dei maggiori colpevoli di una stagione disastrosa. Monchi ha lasciato il giallorosso in estate, ma la sua esperienza a Roma lo ha segnato, tanto che non perde occasione per parlarne. Lo ha fatto anche al Mundo Deportivo, a cui ha rivelato interessanti retroscena sulla sua avventura nella Capitale.
“Ora vivo la sconfitta in modo diverso”
Il direttore sortivo spagnolo è tornato al Siviglia dove, a detta sua, ora vive in modo più sereno, senza l’assillo della sconfitta. Monchi ha raccontato di aver cambiato mentalità rispetto ai due anni a Roma, quando ogni sconfitta lo trascinava in un vortice di malumore: “Prima più viscerale, prendevo peggio le critiche, vivevo sempre con una faccia stravolta. Ora soffro quando perdiamo, mi sento disgustato, ma ho imparato che ogni giorno deve essere lo stesso indipendentemente dal vincere o perdere”.
Monchi ha poi aggiunto: “A Roma ho lavorato duramente e avrò tempo per ringraziarla per quello che mi ha dato e per l’esperienza che ho vissuto. Sono una persona che vive con molta passione, ma è vero che lì sono stato in grado di trovare un po’ di equilibrio. Per me e per il club è importante, perché se trasformiamo il risultato in un imbuto, la crescita rallenta. Sono più maturo, so come vivere meglio le sconfitte e le vittorie. Sono più aperto, meno ossessionato dal successo”, ha concluso Monchi.