MOMENTI DI TENSIONE SULLA VICENDA ATAC, I SINDACALISTI CONTRO IL M5S: ‘VENIAMO A CERCARVI UNO PER UNO’

“Avete presentato un odg che è del tutto illegittimo – ha detto Cassone – state giocando sulla pelle dei lavoratori. Continuate a perdere tempo mentre i lavoratori sono senza stipendio e l’azienda è in uno stato disastroso”. E’ scaturita in una rissa verbale la riunione – convocata per avviare il concordato di Atac – della commissione Trasparenza di Roma Capitale, in merito alle procedure seguite dal M5S. Un tavolo infuocato a cui hanno partecipato i rappresentanti sindacali ed i lavoratori dell’azienda dei trasporti capitolina. E alle dichiarazioni esternate da Ugo Cassone, l’ex consigliere comunale e dipendente Ata, ha replicato la consigliera pentastellata Monica Montella: “La procedura è stata rispettata, ci siamo trovati a prendere scelte importanti per far sì che Atac sia salvata non per portarla al fallimento. Noi abbiamo fatto la scelta del concordato per cercare di salvare posti di lavoro”. Ma a gettare benzina sul fuoco, è stato il segretario generale Faisa Confai del Lazio, Claudio De Francesco: “Se oggi viene bocciato il concordato dodicimila famiglie più l’indotto si troveranno per strada, se il giudice tra 15 giorni dice ’no’ veniamo a mangiare a casa vostra e veniamo a cercarvi uno per uno. Bastava cambiare la destinazione d’uso dei beni di Atac – ha aggiunto il sindacalista – e così si triplicava il valore immobiliare invece state andando dal giudice peraltro senza avere neanche le carte definite”. In particolare, ai M5S non è affatto piaciuta la mancata presentazione, prima dell’avvio della procedura di concordato, del piano industriale di Atac.Perplessità dissipate dal sindacalista: “Portate i libri in tribunale senza aver ancora finito le verifiche sullo stato dell’azienda e senza un piano industriale, è assurdo”. Dal canto suo il sindacalista dell’Usb Atac, Michele Frullo, ha affermato: “Sono sconcertato per come avete proceduto al concordato senza avere dei documenti in mano per poter fare una valutazione sulla scelta che state intraprendendo – ha detto il sindacalista -. Questa azienda fino a oggi è stata risanata sempre e solo dai lavoratori e mi dispiace che anche con voi si sta procedendo su questa linea. Siamo in una situazione catastrofica, il vento di trasparenza che dovevate portare non c’è stato, siamo passati dall’affermazione che Atac deve restare pubblica alla procedura fallimentare”. Ma secondo la consigliera Montella, “Noi non abbiamo la bacchetta magica. Stiamo lavorando sul bilancio consolidato per la compensazione dei debiti e dei crediti ereditati nel passato per capire dove sono le criticità”. Inoltre, ha proseguito Montella, “per rendere operativo il nostro piano industriale ci vogliono risorse e per trovarle bisogna prima mettere a posto quello che si ha, quando si trovano i soldi si fanno gli investimenti, ma ci vuole tempo per fare tutto questo”.
M.