“Abbiamo la migliore economia di sempre – ha scandito il presidente Usa – ma a un certo punto ci hanno detto, guardate c’è un virus e abbiamo dovuto chiudere. Se non avessimo chiuso, se avessimo continuato ‘business as usual’ avremmo rischiato 2,2 milioni di morti“.
Eccolo Donald Trump, che nel corso di un’intervista, poco fa è ‘tornato’ ragionevolmente a rivestire il ruolo di ‘presidente premuroso’
Poi, delle serie ‘il lupo perde il pelo ma…’, a proposito del numero dei contagi, il Tycoon è tornato a minimizzare, affermando che “Stiamo testando centinaia di migliaia di persone (ed i nostri sono migliori degli altri), facciamo più test di tutti gli altri Paesi per questo abbiamo più casi. Abbiamo un tasso di mortalità molto basso rispetto agli altri Paesi“, ha quindi tenuto a sottolineare Trump, spiegando per l’ennesima volta che questa è una lotta contro un virus, “una guerra contro un nemico invisibile”, che vincerà, pur “senza munizioni” perché – aggiunge con tono d’accusa- le passate amministrazioni hanno lasciato un sistema “fallimentare”.
Quindi il Capo della Casa Bianca ha poi annunciato che telefonerà a Putin, per confrontarsi sia sul coronavirus che sui “rapporti commerciali” perché, aggiunge, ”è importante andare d’accordo con i russi, lo dicevo anche durante la campagna elettorale, è con altri Paesi che abbiamo i problemi”. E qui Trump se la prende con “il nonsense di Russia, Russia, Russia, che si è rivelato falso e ci ha impedito di andare d’accordo con altri Paesi”. Se i due parleranno anche delle sanzioni, il presidente afferma “probabilmente sì” anche se, tra i due, riconosce di essere stato lui “il più severo di tutti” con i russi, sul fronte delle sanzioni.
“Tutto il mondo ha bisogno di ventilatori”
Riguardo alla situazione europea, il numero uno americano ha commentato che “l’Italia ha bisogno di ventilatori polmonari, la Spagna ha bisogno di ventilatori, e questi due Paesi sono stati colpiti duramente. Tutto il mondo ha bisogno di ventilatori”, e per questo gli Usa, annuncia, ne hanno rafforzato la produzione. Per spiegarne l’urgenza, rivela che quando Boris Johnson. Stato contagiato dal Covid-19, l’ha chiamato sollecintandolo: “Abbiamo bisogno di ventilatori polmonari”.
Max