Una molotov è stata lanciata contro larea sosta dellufficio delle Poste a Genova, danneggiando alcune auto e motorini. Lazione porterebbe la firma delle frange anarchiche, infatti lazienda sarebbe stata attaccata a causa del suo “ruolo diretto nella deportazione dei migranti” , in quanto utilizzatrice di una piccola compagnia aerea legata al gruppo che si occupa del rimpatrio dei migranti.
Molotov contro le Poste a Genova: la firma anarchica
Continuano le azioni minatorie e potenzialmente pericolose di stampo anarchico nel nord Italia. Dopo le buste esplosive inviate a Torino, fra le quali una indirizzata alla sindaca Appendino, oggi una molotov è stata lanciata nei pressi dellufficio delle Poste a Bolzaneto, in via Pastorino. La bottiglia incendiaria nella notte è stata sferrata contro alcune vetture e motorini di proprietà di Poste italiane a Genova, allinterno del parcheggio adiacente lufficio postale, scatenando un incendio che ha interessato tre motorini e quattro auto. La Digos indaga sullaccaduto, anche se in prima battuta non ci sono state rivendicazioni. Nel 2017 era accaduto un evento simile, con lincendio di unauto di servizio sempre a Bolzaneto: in quel caso era stata apposta la firma degli anarchici, che puntano spesso Poste italiane come destinataria delle loro azioni, in quanto una piccola compagnia aerea legata al gruppo viene impiegata a volte per il rimpatrio dei migranti. Sul posto, anche la polizia scientifica per i rilievi, mentre con lintervento dei vigili del fuoco si è potuto impedire che le fiamme raggiungessero altri mezzi. “Anarchici per la solidarietà internazionalista” è la firma e la rivendicazione sul lancio della molotov di questa notte ai danni di diversi mezzi di Poste italiane, in via Pastorino a Bolzaneto. “Molti dei nostri sono morti, ma voi non avete potuto distruggere lanarchia. Le sue radici sono troppo profonde” si legge nel comunicato, dove si spiega anche che Poste italiane abbia ricevuto questo attacco per il suo “ruolo diretto e vigliacco nella deportazioni dei migranti”.