Si separano dopo 20 anni di matrimonio perché la moglie è ‘no vax’ e non vuole fare vaccinare il figlio minore 15enne. A denunciarlo all”associazione Giustitalia è un milanese di 47 anni sposato con una donna di 43 anni. La coppia, che è sempre andata d’accordo, è entrata in crisi con la pandemia e con la questione dei vaccini anticovid. La moglie, infatti, convinta sostenitrice “no vax”, non solo non si è vaccinata, ma non vuole nemmeno che venga vaccinato il figlio. Al contrario il marito si è vaccinato e vuole che anche al figlio sia somministrato il vaccino anti-covid.
Nei fatti l’ingegnere, assistito dai legali dell’Associazione Giustitalia, dopo essersi consultato col pediatra che segue il figlio e che aveva consigliato la vaccinazione, aveva fissato un appuntamento presso il Centro Vaccinale. Il figlio 15 enne (tra l’altro) aveva espresso la volontà di essere vaccinato per poter partecipare, in modo più spensierato, alle attività scolastiche e sportive. Ma alla ricezione del modulo per il rilascio dell’autorizzazione, che richiede la firma di entrambi i genitori, la madre aveva rifiutato il proprio consenso (e quindi la propria firma).
Il padre ha quindi deciso di ricorrere al Tribunale dei Minori, depositando una relazione del pediatra curante sullo stato di salute del minore, sulle eventuali patologie sofferte, sulla presenza di stati di allergia o, comunque, di controindicazioni che certificano la “negatività” di tutto ed anzi consigliano clinicamente la vaccinazione.
Ma la vicenda della coppia non è finita solo davanti al Tribunale dei Minori ma anche davanti al Tribunale Civile in quanto i coniugi hanno deciso appunto di separarsi legalmente stante la loro “incompatibilità di vedute” in relazione all’affrontare, come coppia, la pandemia e la conseguente profilassi vaccinatoria.