(Adnkronos) – “Il brand Italia, dalla moda al design a tanti altri comparti economici, ha un valore stimato di oltre 1.800 miliardi e rientra nella top 20 dei marchi nazionali più forti del pianeta. Lo sa bene il governo che sta finalizzando una legge a tutela del ‘Made in Italy’. Sono troppi, e troppo preziosi, i brand italiani, che hanno fatto la storia della nostra Moda e del nostro Design, solo per rimanere nelle mie deleghe regionali, di cui abbiamo perso la proprietà in quest’ ultimo decennio”. Così l’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali, in un videomessaggio all’evento di presentazione del settimo numero della rivista ‘ Corporate Communication Magazine’, dal titolo “Brand Italia, il Paese che si racconta”, al Circolo Unificato dell’Esercito a Palazzo Cusani a Milano.
“Lo sforzo comune deve essere quello di contribuire al mantenimento del valore del nostro brand e l’istituzione che io rappresento è concretamente impegnata nella valorizzazione del brand nazionale e regionale come vantaggio competitivo per l’attrattività territoriale – ha detto ancora Mazzali-. Il nostro sguardo è al mondo, ma senza mai dimenticare il contributo fondamentale dei nostri connazionali: gli italiani sono i primi giudici del Made in Italy, che apprezzano, amano e cercano, con un solo ‘gap’: a volte i prodotti italiani, per la loro elevata qualità e anche sostenibilità, sono più cari. Questo è un punto su cui riflettere”.
E ancora: “Bisogna trasformare tutta la filiera produttiva nell’ottica della sostenibilità ambientale, un tema non più rinviabile, ad esempio, proprio nel mondo moda, che rientra nelle mie deleghe. Si tratta di un settore dove si sta facendo largo una logica diversa da quella consumistica dell’ ‘usa e getta’, ma si da’ più valore alle cose, in un’ottica di economia circolare”.
“La sostenibilità comprende molteplici aspetti, anche quello sociale e economico, in riferimento a chi lavora – ha continuato l’assessore-. Penso, quindi, che la filiera italiana debba essere una garanzia rispetto a chi è sfruttato in alcuni Paesi, con la manodopera minorile, per esempio. C’è poi una sostenibilità legata al consumatore, che può indirizzare le sue scelte di acquisto verso determinati prodotti, come quelli Made in Italy”.
Un altro elemento, ha sottolineato Mazzali, “è quello del ‘saper fare artigiano'”, da sempre sostenuto da Regione Lombardia. E’, tuttavia, fondamentale, ha concluso l’assessore, “che l’artigiano del futuro’
sappia
conciliare i ‘valori artigiani’ con le nuove tecnologie”.