“Siamo soddisfatti della conclusione dei lavori sul raddoppio di via Tiburtina. È bene però ricordare che quest’opera viene da lontano: basti pensare che la prima approvazione è datata 2004. Dopo molti anni di stop and go, lo sblocco e il rilancio del progetto vengono proprio dalla nostra amministrazione, che ha risolto una serie di problematiche che ne impedivano la realizzazione. Parliamo di un intreccio di questioni amministrative, burocratiche, finanziarie e di incomprensioni con la Sovrintendenza. Tra questi, lo sblocco delle varianti, la regolarizzazione contabile, la rimozione terre per la nuova rotatoria di via Marco Simone, la variazione del progetto per il capolinea Atac che presentava degli errori.
Ancora una volta, dunque, Gualtieri e Segnalini vanno a raccogliere i frutti di una ripartenza fortemente voluta dalla nostra amministrazione. Il tanto decantato ‘cambio di passo’ non c’è stato: anzi, si continuano a seguire le orme di un lavoro già trovato”.
Così in una nota Linda Meleo, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Assemblea capitolina, e Stefano Rosati, capogruppo M5S al Municipio IV.
Max