Didier Lombard è stato condannato a un anno di carcere, di cui otto mesi con la condizionale, per “mobbing morale e istituzionale”, nel processo relativo ai suicidi dei dipendenti del colosso francese delle telecomunicazioni France Télécom (dal 2013 Orange).
Il tribunale di Parigi ha pronunciato una storica sentenza. Per la prima volta entra nella giurisprudenza francese la nozione mobbing morale e istituzionale.
Il processo, iniziato nel maggio 2019, riguardava i fatti avvenuti tra il 2007 e il 2008. Anni in cui tra i vertici dell’azienda si diffuse un clima di molestie morali e istituzionali, adottato per far rispettare le previsioni dei piani Next e Act: piani aziendali che prevedevano la riorganizzazione di France Télécom mediante l’uscita di 22mila dipendenti e la mobilità di 10mila. Ma attraverso strumenti vietati. Le vittime del caso sono state 39: 19 si sono tolte la vita, 12 ci hanno provato, 8 hanno sofferto di depressione.
Insieme a Lombard sono stati condannati altri due dirigenti: Louis-Pierre Wenès, numero due di France Télécom, e Olivier Barberot, direttore delle risorse umane, e l’azienda stessa, che dovrà pagare una multa di 75000 euro.