Nel giorno della memoria dedicato alle vittime delle foibe, una circolare del Ministero dell’Istruzione paragona “italiani ed ebrei” vittime della Shoah. Un passaggio, contenuto nell’ordinanza firmata dal capo dipartimento Stefano Versari, in passato presidente nazionale dell’associazione genitori delle scuole cattoliche.
Nella nota si legge: “Il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria’ degli ebrei”.
Una frase che ha scatenato subito un’ondata di polemiche. Il presidente nazionale di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) Gianfranco Pagliarulo ha detto: “Chiediamo urgenti lumi al ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile”.
Sulla stessa linea Roberto Cenati dell’Anpi milanese: “La Shoah ha una sua unicità per il coinvolgimento della popolazione tedesca nel suo complesso fu uno sterminio pianificato su una popolazione inerme e senza colpa, così la si banalizza accostandola ad altri fenomeni pur tragici, prodotti della guerra scatenata dai nazifascisti”.