Come avrete avuto modo di vedere pochi minuti fa, il premier Conte è nuovamente tornato a rivolgersi in diretta tv agli italiani, per confermare quanto anticipato stamane dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato il decreto che proroga le misure fino al 13 aprile“.
“Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure”
“Il nostro paese – ha quindi aggiunto il presidente del Consiglio – sta attraversando la fase acuta dell’emergenza, abbiamo superato 13.155 decessi, è una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di alleviare disagi e risparmiarvi i sacrifici. Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive ma non siamo in condizione ancora di poter iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa. Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure”
“Per le regole che ha il Mes non è la soluzione”
Dopo le domande di rito della stampa (nel corso delle quali ha ribadito che così per come è stato pensato non è il Mes il ‘dindarolo’ al quale affidarci), Conte ha quindi sottolineato che “Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale”.
Poi, concludendo il suo intervento raccomandando tutti di “non abbassare la guardia“.
Max