Sono iniziati i lavori per la realizzazione della rete idrica nel Toponimo di Fosso dell’OSA, nel Municipio VI: dopo oltre quaranta anni di attesa, oltre 1.100 residenti del quartiere avranno acqua potabile e rete di smaltimento delle acque piovane.
L’intervento è stato avviato grazie alla sinergia tra gli Assessorati all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, è eseguito da Acea Ato2 e avrà una durata di circa 18 mesi. Il costo complessivo dei lavori è di 1,5 milioni di euro di fondi dell’ACRU Fosso dell’OSA, versati dai cittadini residenti per i condoni e permessi di costruire rilasciati nel tempo e destinati alla realizzazione di opere pubbliche nel territorio di pertinenza. La realizzazione dell’opera è stata resa possibile grazie a una innovativa e molto complessa attività, iniziata lo scorso anno e portata avanti dai Dipartimenti Csimu e Pau per riattivare la realizzazione di alcune opere nelle periferie, bloccate dall’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti.
Con questa nuova procedura il Consorzio di Autorecupero dei cittadini (ACRU) del quartiere Fosso dell’Osa ha potuto versare gli oneri a Roma Capitale che ha progettato e poi realizzato l’opera tramite Acea.
In tutto saranno realizzati oltre 2.500 metri di condotte e la nuova rete idrica verrà collegata alla rete dorsale di via Polense. I lavori di ampliamento della rete potabile consentiranno di fornire alimentazione idrica in: via del Passo del Lupo, via Mogliano, via Cartoceto, via Tavullia, via Piandimeleto, via Sassocorvaro, via Offida, via Moresco, via Montelabbate e via Piobbico.
Questa mattina gli assessori Maurizio Veloccia e Ornella Segnalini, insieme ai tecnici di Acea hanno partecipato al sopralluogo di inizio cantiere.
“Oggi stiamo sanando un’incredibile situazione: un quartiere in cui mancava l’acqua corrente. Avevamo promesso al Consorzio che saremmo tornati non con promesse ma con ruspe e opere: abbiamo mantenuto l’impegno, superando molti ostacoli amministrativi. Questo non è un intervento isolato, molte altre opere partiranno a breve. Sono, infatti, in corso di progettazione e pianificazione dei lavori che verranno realizzati da qui alla fine della Consiliatura nelle periferie di altri Municipi grazie ai fondi di Roma Capitale e alla compartecipazione delle ACRU. Unire i grandi interventi di rigenerazione urbana nella città storica e allo stesso tempo sanare le ferite urbanistiche, portare acqua potabile strade, fogne nei quartieri ancora sprovvisti è la strada che stiamo perseguendo seguire e di cui siamo fieri” dichiara l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.
“Dopo oltre 40 anni portiamo l’acqua potabile nelle case di oltre mille persone” commenta l’assessore Ornella Segnalini. “È un risultato a cui siamo arrivati con determinazione e costanza. In questo percorso, la collaborazione con l’assessore Veloccia e Acea è stata fondamentale, soprattutto per rispondere concretamente alle esigenze degli abitanti. Portare l’acqua nelle case è un dovere, una battaglia di civiltà a cui non ci siamo mai sottratti. Anche altre zone della città” conclude Segnalini “soffrono di questo gap di servizi, ma come abbiamo fatto nel caso della costruzione del Collettore Crescenza a Roma nord, procederemo anche nelle altre periferie”.
Max