E’ una storia veramente ‘spiazzante’ ed al temo stesso ‘riconciliante’, quella raccontata oggi da Antonio Nicolosi segretario generale di Unarma associazione sindacale Carabinieri, che in parte restituisce anche delle speranze rispetto al senso di giustizia e rispetto, che fortunatamente sembrano attecchire sempre più nelle nuove generazioni.
Caivano, l’Unarma: “Un bambino ad un ufficiale dei carabinieri: ‘Mi ricordo di te, sei venuto di notte e hai portato via papà. Posso stare con te?’ e l’ha abbracciato”
Si tratta di un fatto che ha come sfondo il noto quartiere disagiato di Caivano, nella periferia di Napoli dove, un bambino presente nella chiesa del sacerdote Maurizio Patriciello ha ringraziato un carabiniere per avere arrestato il padre: “Mi ricordo di te, sei venuto di notte e hai portato via papà”, ha detto il piccolino nell’imbarazzo generale, riconoscendo il volto del capitano che era presente al momento della retata.
Ovviamente racconta l’Unarma, l’ufficiale dei carabinieri ha avuto un attimo di impasse, immaginando una reazione negativa o di dolore da parte del piccolo, che invece gli si è avvicinato, lo ha stretto al collo e lo ha abbracciato, affermando “Sei stato bravo, posso stare con te?”
Caivano, l’Unarma: “Nella chiesa del sacerdote Maurizio Patriciello, da anni in prima linea contro la camorra quello che accaduto tra il carabiniere ed il bambino è stato veramente un miracolo”
Come ha poi commentato il segretario generale dell’associazione sindacale Carabinieri, “Far riflettere la notizia diffusa in queste ore dove un bambino di 5 anni a Caivano, piccolo centro della periferia di Napoli ha ringraziato un carabiniere per aver arrestato il padre. Un gesto spontaneo che racchiude l’importanza del ripristino della legalità nei luoghi come questo divenuti terra di camorra e che sono presidiati dai nostri colleghi”. Dunque, ha poi concluso Nicolosi, “Nella chiesa del sacerdote Maurizio Patriciello (nella foto), da anni in prima linea contro la camorra quello che accaduto tra il carabiniere ed il bambino è stato veramente un miracolo”.
Max
