Raggiunta da un inviato delle le Jene a proposito della commercializzazione delle cialde per il caffè Zu Totò, con leffige del capo dei capi, Lucia Riina, la figlia del boss di Cosa nostra, morto in carcere a Parma lo scorso 17 novembre, spiega che “Io che devo dire che mio padre è una mer…?, non lo dico. Mio padre non è la mafia, è mio padre. Poi che è Totò Riina, questo è un altro discorso. Se mio padre non è stato uno stinco di santo sarà all’inferno, se lo è stato invece starà in paradiso aggiunge poi la donna davanti al microfono di Giulio Golia – Io ho le mio buone ragioni per pensare che mio padre in certe cose non c’entra. Se mio padre era un pupazzo? Non lo so”.
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