Il ministero invia una comunicazione formale ad Autostrade in cui chiede “entro 15 giorni” una relazione dettagliata sugli obblighi “posti in essere per assicurare la funzionalità” del ponte Morandi e “prevenire qualsiasi evento accidentale”. Il Ministero, nella comunicazione, chiede inoltre alla società di “confermare sin dora limpegno a ripristinare integralmente il viadotto di Polcevera con addebiti esclusivamente a proprie spese” nonché a fornire copertura assicurativa “a proprie spese e spese di tutti oneri connessi al completo ripristino delle opere e delle aree danneggiate “Il MIT avverte infine Autostrade che la comunicazione varrà anche” come una sfida di inosservanza degli obblighi previsti dal contratto di concessione “, nel caso” le giustificazioni richieste siano ritenute inadeguato o carente “. È il primo passo formale verso la revoca della concessione che, almeno per Di Maio, non è uneventualità. Ma una certezza. Nel frattempo, il MIT annuncia che ha lanciato “con la massima urgenza” un riconoscimento molto più ampio dello stato di salute delle strade, autostrade e dighe italiane: “Le direzioni generali del ministero, a loro volta, invieranno a tutti i corpi e operatori di strade, autostrade e dighe una comunicazione formale chiedendo che entro il 1 settembre 2018 tutte le azioni necessarie per rimuovere le condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di loro competenza siano segnalate al ministero, accompagnando le relative notifiche di adeguate certificazioni tecniche e indicazioni di priorità “. In caso di criticità, prosegue la dichiarazione, “il ministero invierà una task force composta da dirigenti del MIT ed esperti indipendenti che avranno il compito di monitorare la salute della nostra infrastruttura per prevenire situazioni pericolose”.