MINACCIA ISIS, ITALIA PRONTA A RUOLO GUIDA di Valeria Grassi

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    L’Italia è pronta ad assumere un ruolo guida nella cornice dell’iniziativa dell’Onu. E’ quanto affermato dal nostro Rappresentante permanente alle Nazioni Unite, Sebastiano Cardi, in riferimento al deteriorarsi della situazione in Libia con la crescente minaccia rappresentata dallo Stato Islamico. L’Italia, come sottolineato mercoledì dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nell’informativa urgente alla Camera, punta a una soluzione politica. La riunione fiume all’Onu è stata convocata per discutere la richiesta dell’Egitto (che continua a martellare l’Isis) di affrontare l’espansione dello Stato islamico in Libia col pugno di ferro, ovvero con una forza militare sostenuta dalle Nazioni Unite. Mentre da alcuni documenti segreti emerge l’inquietante “rivelazione” che l’Isis intende utilizzare il territorio libico per portare “il caos nel Sud” dell’Europa. L’Egitto ha rinunciato a chiedere un intervento militare internazionale nel Paese, dove all’inizio della settimana l’Isis ha decapitato 21 suoi cittadini di fede copta. Mercoledì il ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry, ha chiesto di mantenere un blocco navale per le armi dirette a zone della Libia che non sono sotto il governo delle “autorità legittime”. Di fatto l’Egitto, che nei giorni scorsi ha eseguito alcuni raid aerei contro obiettivi dell’Isis in Libia, continua a non escludere operazioni di terra nel Paese vicino. In occasione della riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza a New York, inoltre, il ministro degli Esteri libico, Mohammed al-Dairi, ha chiesto alle Nazioni Unite di rimuovere l’embargo sulla vendita di armi al suo governo, per poter fronteggiare l’avanzata dei jihadisti dell’Isis. Dairi ha precisato che il suo governo non chiede un intervento internazionale in Libia.