Appena la lettera e’ iniziata a girare e a diventare di pubblico dominio, don Rota ha subito smentito il suo contenuto, cercando di farla passare come un testo pensato per mettere insieme un sistema di contromisure che “proteggano” gli studenti da questi temi sensibili per la chiesa cattolica. In realta` nella lettera si parla proprio delle scuole italiane in cui viene fatta “una campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un’idea di liberta` che abilita a scegliere indifferentemente il proprio genere e il proprio orientamento sessuale”.
Sembra chiaro che la richiesta sia guidata dalle preoccupazioni della chiesa riguardo la diffusione di questi temi, ma non si spiega perche` gli insegnanti debbano diventare delle spie impiegate per far sapere da chi o come viene svolto il proprio insegnamento su iniziative culturali proposte dalle scuole su temi di attualita`. È inevitabile chiedersi a quale scopo la Chiesa stia svolgendo queste ricerche.