“Quel colpo alla testa è l’ultimo atto di una notte di sevizie”. Il corpo senza vita analizzato dai medici legali parla e racconta “un’escalation di violenze”: non c’è solo il colpo mortale alla testa, ma qualcosa di “incomprensibile all’animo umano”: il piccolo “ha ecchimosi al volto, al tronco e agli arti inferiori, ci sono fratture diverse, ci sono morsicature tutte realizzate quella notte, bruciature da sigarette, ci sono 51 lesioni differenziate, 51 colpi uno separato dall’altro e poi quella frattura alla testa, incompatibile con una caduta, con cui si voleva cagionare la morte”.
Con queste parole il pm di Milano Giovanna Cavalleri ha chiesto la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per nove mesi per Aliza Hrusic, il 26enne di origini croate in cella per l’omicidio del figlio di poco più di due anni morto la notte del 22 maggio 2019 a Milano.