Esprimendo innanzitutto vicinanza al dolore della famiglia e tutto il nostro rammarico per lesito imprevisto del parto della signora. La signora è stata accolta in pronto soccorso in due circostanze e nella prima, alle ore 18.30 circa,è stata dimessa poiché non emergevano indicazioni per proseguire losservazione in ospedale. La signora poi si è ripresentata in pronto soccorso dopo due ore circa essendo nel frattempo sopravvenute contrazioni uterinea seguito del secondo accesso è stato deciso di ricoverare la gestante per iniziale travaglio. Il travaglio prima e la procedura di urgenza per il parto cesareo dopo, resosi necessario per il manifestarsi di criticità cliniche al feto, risultano effettuate con tempestività dagli operatori sanitari. Sono in corso gli esami autoptici disposti dalla magistratura”. Così, attraverso una nota, la direzione dell’ospedale di Melegnano, comune alle porte di Milano, ricostruisce i drammatici accadimenti in seguito ai quali una donna ha perso il bimbo che aspettava. E accaduto il 2 gennaio, nel pomeriggio la donna ha avvertito forti dolori e, temendo per la gravidanza, si è urgentemente recata nellospedale lombardo. Qui, dopo una visita lhanno rimandata a casa tranquillizzandola. A tarda sera però la situazione è precipitata: la donna è stata colta da una emorragia ed è tornata subito in ospedale dove è stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza. Ma era troppo tardi: purtroppo per il feto non c’era più niente da fare. Le valutazioni ufficiali sull’accaduto sono in corso, ma le prime evidenze fanno emergere unatempestività di azione dei sanitari coinvolti nell’accaduto e osservanza delle procedure”, ha spiegato il presidio di Vizzolo Predabissi (Asst di Melegnano e della Martesana), dove si era presentata la partoriente. Intanto la procura di Lodi ha aperto uninchiesta dopo che la donna ha sporto denuncia ai carabinieri di Melegnano per avere perso il piccolo la cuinascita era prevista per il prossimo 18 gennaio.
M.