Le violenze accertate dalle forze dellOrdine sono avvenute tra la fine del 2014 e linizio del 2015, le indagini sono scattate a seguito della denuncia esposta dai familiari dei pazienti, dopo aver notato lividi e segni di violenza sui corpi dei parenti. La polizia, allora, ha installato telecamere nascoste nella casa di cura della asl di Milano, nel quartiere Comasina. Dalle immagini è emerso che 4 operatori socio sanitari, di origine peruviana di età compresa tra 50 e 60 anni, picchiavano, strattonavano e maltrattavano 10 pazienti, anche con lutilizzo di oggetti di comodo. Linstallazione delle telecamere, ha permesso di monitorare la situazione in diretta, e arrestare, in flagranza di reato, il primo operatore coinvolto. Luomo è stato condannato in primo grado per maltrattamenti e si trova da un anno circa, agli arresti domiciliari. Gli altri 3 colleghi sono stati licenziati e in attesa di giudizio. La polizia, grazie alle intercettazioni ambientali e tramite gli apparecchi telefonici degli indagati, monitorati costantemente, ha registrato anche le conversazioni soddisfatte degli operatori, che si vantavano con i parenti delle violenze inferte ai pazienti. I 4 sociosanitari, hanno provato a giustificarsi dichiarando agli inquirenti, che rispondevano semplicemente alle provocazioni dei pazienti, tesi comunque smontate dalle immagini registrate dalle forze dellOrdine. Tra i vari oggetti usati per picchiare gli impossibilitati, anche i pappagalli, utilizzati solitamente per contenere lurina dei malati.
D.T.