Non vuole piegarsi a pregiudizi Marco Giampaolo, nemmeno sull’altare del grande salto. Il Milan può essere la chiamata della vita per l’ex Sampdoria, che porterà le sue idee anche in rossonero. L’addio in blucerchiato è stato già ufficializzato, la firma col Diavolo arriverà nelle prossime ore. Ormai tutto è definito: dopo l’addio di Gattuso il Milan ha scelto Giampaolo per iniziare un nuovo ciclo vincente.
L’arrivo dell’ex Sampdoria ha diviso il pubblico rossonero tra chi è stuzzicato dall’dea di vederlo sulla panchina di una grande e chi pensa che non sia ancora pronto per un’avventura del genere. Solo il tempo dirà chi aveva ragione. Intanto l’allenatore studia e lavora proprio per limitare i pregiudizi che possono assalire la sua figura di tecnico preparato ma mai all’altezza di grandi palcoscenici.
Pur nominando mai il Milan, Giampaolo durante la premiazione per il “Timone d’Oro” ad Arezzo ha già fatto intendere l’approccio che adotterà nella sua nuova ed imminente avventura in rossonero: “Bisogna mettere a frutto le esperienze. A volte devi combattere con dei luoghi comuni che ti vengono affibbiati – ha detto Giampaolo – Io sono rimasto fedele al principio che non si finisce mai di imparare e lavorando con continuità si arricchisce sempre più il patrimonio di conoscenze”.
L’ex allenatore della Sampdoria getta le basi del suo futuro lavoro: “Voglio allenare divertendomi: quando l’aspetto ludico sparisce allora sono problemi. Anche le piccole ora hanno il coraggio di proporre il proprio calcio. Non dico che le idee hanno annullato la distanza tra le grandi e le altre, ma i risultati scontati saranno sempre di meno”.
In chiusura Giampaolo parla di due ritorni eccellenti come Sarri e Conte: “Una Serie A che sarà di livello ancora superiore visto che sono tornati Conte e Sarri. Due numeri uno, top-allenatori come hanno dimostrato anche nella loro esperienza all’estero. Traditori? Concetti vetusti e superati. Vi posso garantire che Conte e Sarri daranno tutto pur di vincere con i loro nuovi club. Hanno solo colto nuove opportunità di lavoro. La passione per il calcio resta predominante su tutti gli altri aspetti”, ha concluso Giampaolo.