È arrivato oggi a Malpensa: zero parole, altrettanti sorrisi. Rafel Leao è atterrato a Milano dribblando le domande dei cronisti presenti intenzionato solo a concludere il suo trasferimento al Milan. È arrivato in compagnia dei suoi agenti per definire l’operazione e apporre la firma che lo legherà ai colori rossoneri, prima però ci sarà da colmare una minima differenza che ancora esiste sull’ingaggio.
Dettagli che non mettono in discussione il passaggio in rossonero dell’attaccante classe 1999, che il Milan pagherà al Lille proprietario del cartellino circa 30 milioni di euro più il cartellino del connazionale Djalò. Leao è arrivato in questi minuti a Casa Milan per limare le differenze, nelle prossime ore definirà l’accordo totale.
Deciso, serio e di poche parole. Il primo impatto italiano di Rafel Leao è stato così, a parlare poi saranno i gol. L’attaccante classe ‘99 ha agito da prima punta nel 4-2-3-1 di Galtier ma è in grado di muoversi sul tutto il fronte offensivo. Una duttilità che gli permette quindi di agire anche da seconda punta fornendo una valida alternativa allo scacchiere di Giampaolo.
Il gol è nel suo destino, per segnare il primo tra i grandi ci ha impiegato 60 secondi. Vestiva la maglia dello Sporting Lisbona, era il 2017 e fu buttato nella mischia contro il Porto. Risultato: dopo un minuto segnò la sua prima rete e la sua ascesa è stata importante.
Nazionale portoghese, nell’ultimo campionato di Ligue 1 ha collezionato 24 presenze, 8 gol e 2 assist. Numero importanti per un giovane attaccante in rampa di lancio. Forte fisicamente: i suoi 188 centimetri gli permettono di imporsi sulle palle aeree, la sua tecnica lo rende invece una attaccante difficile da arginare. Insomma, Rafael Leao ha tutte le potenzialità per fare bene in Italia: il mIlan lo aspetta.