“AC Milan e Gennaro Gattuso annunciano di aver consensualmente interrotto con effetto immediato il rapporto professionale come allenatore della Prima Squadra”. Così la società rossonera ha ufficializzato l’addio di Gattuso, che lascia il Milan, la sua ‘casa’, con due anni di contratto ancora in essere. Lo fa con una stretta di mano e senza rimpianti. Con la consapevolezza di aver dato tutto. Non ha voluto soldi, ha lasciato che li prendessero solo i suoi collaboratori. Il suo contratti scadeva nel 2021, ha deciso di lasciare prima per affrontare una nuova avventura professionale: “Il Club ora avvierà un processo di selezione per il nuovo allenatore a cui affidare il team in vista della tournée estiva del Torneo ICC, del campionato di Serie A, della Coppa Italia e della prossima edizione di UEFA Europa League – scrive la società rossonera in una nota – Il Milan ringrazia Gennaro Gattuso per aver guidato la squadra negli ultimi 18 mesi. Rino è subentrato alla guida del Club in un momento difficile, migliorando la performance della squadra e portando il Club al più alto punteggio in classifica dalla stagione 2012/13”.
Milan, ora chi in panchina?
Aggiornamento 9:00
Ieri l’ufficialità dell’addio, ora il casting per il nuovo allenatore. Nella mattinata di oggi emergono nuove indiscrezioni circa il futuro della panchina rossonera. Il Milan è alla ricerca di un nuovo tecnico, la decisione verrà presa a breve per iniziare subito a costruire il futuro insieme. I profili individuati sono diversi, l’identikit uno solo. Il Milan cerca un allenatore in grado di valorizzare i giovani e creare un gruppo in grado di lottare per grandi obiettivi senza la necessità di spendere cifre esorbitanti sul mercato. Per questo i nomi individuati portano a tre soluzioni in Italia. Sulla lista rossonera sono presenti i profili di Giampaolo, Inzaghi e De Zerbi. Tutti hanno lavorato con i giovani, sono in grado di lanciarli e di farne l’ossatura per una squadra vincente. Giampaolo nel tempo ha costruito giocatori usciti dal nulla e li ha resi elementi importanti per squadre attrezzate a lottare pe grandi obiettivi. Come Zielinski ad esempio. Anche Inzaghi è stato in grado di creare giocatori importanti: l’allenatore biancoceleste ha in più due trofei in bacheca, il che lo rende forse il profilo ideale per la società rossonera, anche se il più complicato da raggiungere.