Fisico possente, faccia da duro, sguardo truce, pelle nera e guantoni sempre presenti. Una descrizione del genere non può far altro che ricordare Mike Tyson, il celebre pugile che per anni è stato considerato uno dei più forti al mondo sul ring. Vittorie storiche e KO da cineteca, così Tyson è diventato un personaggio cult non solo nel mondo della boxe ma anche nell’immaginario collettivo degli anni ‘90.
Un vero fenomeno di massa che ha ispirato addirittura film e personaggi dei videogiochi. Non è un caso infatti che Balrog, uno dei combattenti di Street Fighter, sia così simile al pugile statunitense. Stessa corporatura, stesso colore della pelle, stesso viso e ovviamente stessa professione: il pugile. Balrog era una dei tre boss presenti su Street Fighter 2, ma le somiglianze con Tyson non sono certo finite qui.
Ci sono inoltre altri elementi in comune tra Balrog e Tyson, come ad esempio il nome. Già, perché in origine il pugile presente in Street Fighter 2 era chiamato M. Bison, un chiaro riferimento a Mike, che in quel periodo era diventato una vera icona del pugilato. Il nome è stato poi cambiato dall’ufficio legale della compagnia nipponica per paura di problemi legati ai diritti d’immagine. Per questo invertì i nomi dei boss.
Così Vega, inizialmente il boss finale, diventò il combattente mascherato spagnolo, Balrog il pugile e M.Bison il boss finale da battere per completare il gioco. Un curioso incastro di nomi di cui lo stesso Mike Tyson è venuto a conoscenza in questi giorni attraverso una trasmissione trasmessa da ESPN, in cui il pugile dopo aver giocato a Mario Kart è entrato a contatto con il personaggio di Street Fighter a lui ispirato dicendosi lusingato dalla scelta di Capcom.