(Adnkronos) – Il Sudafrica intende sospendere la sua adesione dalla Convenzione sui rifugiati dell’Onu del 1951 e dal Protocollo sullo status dei rifugiati del 1967 così da poter limitare l’immigrazione e operare i respingimenti dei richiedenti asilo ai loro Paesi di origine, laddove non siano considerati come pericolosi, ha anticipato il ministro degli Interni, Aaron Motsoaledi.
Il “Libro bianco” del governo che Motsoaledi ha firmato prevede la “revisione” del sistema in modo da limitare i flussi migratori e non garantire diritti socio economici ai profughi, fra cui il diritto di lavorare, all’istruzione e alla richiesta di cittadinanza. L’idea del governo sudafricano è quella di respingere i richiedenti asilo nel primo Paese sicuro in cui entrano.
Sarà istituita inoltre una Autorità per la gestione delle frontiere per “ridurre il rischio di ingressi illegali nel Paese” ed evitare, ha spiegato il ministro, di deportare 20mila migranti illegali ogni anno, come succede ora, a un costo elevato per le casse dello Stato.
In Gran Bretagna alcuni esponenti conservatori hanno ipotizzato l’uscita del Paese dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo per iniziare a trasferire i richiedenti asilo in Ruanda, dopo il pronunciamento negativo della Corte suprema.
Il governo di Rishi Sunak ha anticipato che entro le prossime settimane sarà presentato un disegno di legge di emergenza – vale a dire con un iter parlamentare accelerato – per dichiarare il Ruanda come Paese sicuro. Londra intende anche sottoscrivere un trattato bilaterale con il Ruanda – a cui da quando un anno e mezzo fa è stato presentato il piano ha già versato 140 milioni di sterline – in cui si prevede che chiunque vi sia deportato non possa essere reinviato nel suo Paese di origine. Ma il programma del governo per fare fronte all’immigrazione violerebbe comunque altre tre leggi nazionali. E infine, il nuovo ministro degli Interni James Cleverly in privato descrive il piano come “una follia”.
Sulla possibilità di uscire dalla Convenzione europea, Sunak è per ora vago. Assicura che “non permetterà a una corte straniera di bloccare i voli”, ma si limita a parlare di una riforma delle relazioni con la Corte europea dei diritti dell’uomo che, lo scorso anno ha bloccato con un suo pronunciamento un primo volo pronto a partire per il Ruanda con richiedenti asilo a bordo. L’Austria ha stretto un patto con la Gran Bretagna per avviare una collaborazione proprio sul fronte del freno al flusso dei migranti, orientato all’introduzione di soluzioni sul modello Ruanda. Il Sudafrica, come la Gran Bretagna, andrà al voto il prossimo anno.