Ha affrontato il viaggio in compagnia di alcuni amministratori locali, con l’intento di rivendicare la necessità di un urgente intervento da parte del governo. Il governatore siciliano Nello Musumeci ha fatto l’impossibile per cercare di contenere l’emorragia di extracomunitari che da diverse settimane hanno letteralmente preso d’assedio l’isola. Per non parlare poi della situazione di Lampedusa dove, l’hotspot pensato per ospitare al massimo circa 200 persone, in questi giorni è occupato da oltre mille persone, letteralmente ‘accampate’ alla bell’e buona.
Musumeci: “Non mi illudo ma esigo delle risposte”
Guadagnando l’ingresso di Palazzo Chigi con la ’sua delegazione’, nonostante tutto Musumeci prova a mostrarsi ottimista, e ai giornalisti che gli sbarrano la strada ripete: “avanzerò le stesse richieste contenuta con l’ordinanza, vedremo quali saranno le risposte. Se il presidente del Consiglio ci invita, avrà delle risposte da dare. Non ho chiesto poteri speciali, ma di prendere atto dei diritti sanitari dei siciliani e dei migranti in arrivo. Non mi faccio molte illusioni…”.
Martello: “Un problema fino ad oggi sotto al tappeto”
Un’attesa densa di premesse e speranze, come afferma anche Totò martello, ‘vulcanico’ sindaco di Lampedusa, pronto allo sciopero generale: ”ci aspettiamo tanto, ora vediamo cosa dice il governo“.
Qualcuno domanda se insieme al governatore abbiano pensato ad una sorta di ‘strategia’ da adottare nei confronti del governo, ma il primo cittadino dell’incantevole isola siciliana non ha nulla da nascondere: “Col governatore ci siamo parlati al telefono, sulla sua ordinanza non si tratta di essere d’accordo o meno ma è senz’altro servita a mettere al centro un problema che finora era rimasto sotto il tappeto”
Max